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Energie rinnovabili, la promessa mancata | Credevano di non pagare più i consumi elettrici e invece hanno beccato una batosta

Pannelli fotovoltaici

Pannelli fotovoltaici (Pixabay)- www.buildingcue.it

La grande illusione delle energie rinnovabili: chi pensava di dire addio alle bollette si è ritrovato con una stangata inattesa.

Sai quando ti promettono la luna e poi ti ritrovi con un sasso in mano? Ecco, con le energie rinnovabili è andata più o meno così. Ci hanno fatto credere che presto avremmo potuto dire addio a quelle maledette bollette della luce, grazie a sole, vento e un pizzico di tecnologia green. E per un attimo, ammettiamolo, ci abbiamo sperato sul serio.

L’idea era semplice e allettante: pannelli solari sui tetti, pale eoliche sulle colline, e via, energia gratis o quasi! Non solo avremmo risparmiato, ma avremmo pure dato una mano al pianeta. Insomma, un sogno a occhi aperti, no? Peccato che, come spesso accade, tra il dire e il fare ci sia di mezzo… beh, tutto un mondo di problemi, burocrazia e complicazioni varie.

Alla fine della fiera, invece di bollette più leggere, ci siamo ritrovati con conti salati come prima (se non peggio). E mentre aspettavamo di vedere calare i costi, zac!, arriva la batosta. Ci si sente un po’ presi in giro, diciamocelo. È come se qualcuno avesse alzato l’asticella della speranza per poi farcela crollare sulla testa.

E non è solo questione di soldi, ma anche di fiducia. Quando fai investimenti pensando di risparmiare, tipo mettere quei pannelli fotovoltaici super moderni, e poi vedi che tutto resta uguale, la delusione è doppia. Ti chiedi: “Ma allora a che serve tutto questo parlare di transizione energetica e futuro sostenibile?”

Addio al prezzo unico nazionale: rivoluzione o presa in giro?

Dal 1° gennaio 2025 l’Italia dirà ufficialmente “ciao ciao” al PUN, cioè il Prezzo Unico Nazionale dell’energia. L’idea era di passare a tariffe regionali, con prezzi diversi a seconda della zona in cui vivi. In pratica, se la tua regione produce un sacco di energia pulita, dovresti pagare meno. Sembra logico, no?

E invece… niente da fare. Hanno pensato bene di creare un nuovo indice, il PUN Index GME, che calcolerà una media nazionale dei prezzi. In altre parole, per noi consumatori non cambierà assolutamente nulla. Niente sconti, niente risparmi. Tutto resterà fermo come una bolletta dimenticata sul tavolo.

Calcolo delle bollette (Depositphotos)
Calcolo delle bollette (Depositphotos FOTO) – www.buildingcue.it

Una transizione bloccata da politica e burocrazia

Sai cos’è che fa davvero arrabbiare? È che questa scelta sembra più una mossa politica per evitare malcontenti. Non vogliono creare differenze tra le regioni “fortunate” con tanta energia rinnovabile e quelle ancora legate ai combustibili fossili. Ok, ci sta voler essere equi… ma così facendo si blocca ogni incentivo a migliorare davvero le cose.

Pensa alla Sardegna o alla Sicilia, due posti pieni di sole e vento. Se davvero i loro abitanti potessero pagare meno grazie alle fonti rinnovabili locali, forse ci sarebbero meno proteste contro nuovi impianti solari o eolici. Ma se il prezzo rimane uguale per tutti, a che serve costruire nuove infrastrutture? Sembra una partita a scacchi in cui nessuno vuole fare la mossa giusta. Alla fine, ci ritroviamo con una transizione energetica che procede a passo di lumaca, mentre le bollette continuano a svuotare i portafogli. E tutto questo parlare di risparmio e futuro sostenibile rischia di rimanere una bella favoletta da raccontare, mentre la realtà è tutta un’altra storia.