La movimentazione a terra è uno dei lavori più impegnativi del settore, sia in termini di costi che di progetti sottostanti. Per questo si ricorre spesso e volentieri al noleggio dei relativi mezzi mentre, nel caso di attività focalizzata sull’escavazione, si procede per l’acquisto dei macchinari. In entrambi i casi, vista l’importanza del tipo di opera che del costo che dobbiamo sostenere, vogliamo individuare il macchinario migliore. Se possibile, anche al miglior costo. Vediamo quindi quali sono i modelli di escavatori più utilizzati e perché.
Chi ha un po’ di esperienza del settore, sa che la prima decisione da prendere è quella tra un escavatore e un miniescavatore. Tra questi ultimi poi, si tratterà di stabilire se prendere un macchinario nuovo o usato, ad esempio degli escavatori Volvo usati, che sono tra i più ricercati sul mercato.
Andando per ordine, possiamo subito dire che i miniescavatori sono delle macchine dedicate allo scavo ma, come suggerisce il nome, più ridotte nella loro dimensione ma, soprattutto, nel tonnellaggio che sono in grado di movimentare. Di conseguenza, anche la potenza necessaria per il momento è diversa.
I miniescavatori e, in qualche misura, i midi escavatori, sono più semplici da guidare e da gestire: basti pensare che alcuni possono essere usati tranquillamente anche per i lavori in giardino, se più impegnativi rispetto al normale. Ricordiamo che si tratta sempre di macchinari che vanno movimentati solo da personale qualificato, visti la pericolosità e gli incidenti che, per inesperienza o disattenzione, possono capitare.
La differenza di dimensioni tra miniescavatore e escavatore non va considerata solo dal punto di vista dei costi e della difficoltà di movimentazione, ma anche per gli spazi disponibili. Se ad esempio si tratta di un’opera che potrebbe essere eseguita con escavatore ma gli spazi a disposizione per muoversi nell’area sono molto ristretti, la soluzione giusta potrebbe essere quella di un midi escavatore.
Anche i costi delle costruzioni sono aumentati, e non di poco, per via del rincaro dei materiali edili, tuttavia non bisogna cadere nell’errore di risparmiare laddove non si può, quindi sii macchinari: dimensione, qualità e potenza rispettano regole che non sono soggette alle leggi di mercato, ma a quelle del risultato e della sicurezza. Vediamo quindi quali sono i due tipi principali di escavatori e in base a quali criteri scegliere l’uno o l’altro.
Gli escavatori cingolati sono la macchina da movimentazione più comune nel settore delle opere esterne. La caratteristica principale è quella dei cingoli, che rendono la superficie delle ruote adatta a superfici morbide e umide, ma che sono meno indicate per le superfici più abrasive. L’equilibrio del macchinario è garantito dai cingoli stessi, i quali però rendono l’escavatore più pesante e quindi più lento. Per questo, si tratta di modelli meno adatti se occorre percorrere parecchia strada per arrivare a destinazione o, in tal caso, non sia possibile procedere con un camion rimorchio.
L’escavatore gommato ha una maggiore praticità di utilizzo se si tratta di dover percorrere una distanza abbastanza elevata: grazie alle ruote gommate, il mezzo può percorrere senza problemi la superficie della strada. anche il peso è più ridotto rispetto alla controparte cingolata, visto che di regola non supera le 130 tonnellate. Inoltre, diversamente all’escabatore cingolato, il modello gommato è meno adatto sulle superfici morbide e umide, visto che perde aderenza e trazione: rimane quindi ideale sulle superfici più dure e anche abrasive.
Un altro tipo di classificazione è quella relativa al tipo di alimentazione: se a gasolio cioè o elettrica. Ormai i modelli elettrici cominciano a diffondersi anche nel settore delle macchine da movimentazione e suscitano parecchio interesse, soprattutto per i cantieri delle città. Il maggior livello di silenziosità e il non inquinamento rendono queste macchine più adatte al contesto urbano, anche dal punto di vista della praticità per la ricarica delle batterie.