Expo Milano 2015: Il Padiglione della Thailandia

Una costruzione centrale a forma di Ngob, il cappello tradizionale degli agricoltori thailandesi realizzato con paglia intrecciata: è questa la particolarità del Padiglione della Thailandia a Expo Milano 2015.  Si è deciso di optare per questa scelta costruttiva perché alcune delle direttrici che gli organizzatori si erano prefissati di mettere in evidenza erano l’aspetto agricolo del Paese e l’importanza che l’agricoltura ha per questo Territorio. Il Padiglione è stato progettato da OBA (The Office of Bangkok Architects). La parte di realizzazione ha visto la partecipazione della Cmc di Ravenna in collaborazione con la Cmb di Carpi. La superficie del lotto è di 2.947 metri quadrati.

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L’architettura fortemente simbolica di questo Padiglione oltre a esprimere il suo concept principale che vuole trovare nuovi metodi per Nutrire e deliziare il mondo in modo sostenibile, ci da altri punti di riflessione. Racconta di un Paese molto legato alle risorse dell’acqua e del suolo; tutto è racchiuso nello Spirito Thai che comprende acqua, agricoltura e stile di vita. Il percorso inizia con il Mercato Galleggiante formato da una rampa circondata d’acqua. Accanto alla rampa di accesso si trova il Naga, un serpente reale simbolo dell’acqua e della fertilità. Alla fine il visitatore giunge nella sala principale a forma  di Ngob.

La parte a forma di Ngob è sicuramente la parte simbolo del Padiglione; la sua realizzazione ha visto l’utilizzo di acciaio e legno lamellare. Le strutture in elevazione sono formate da travi HE, IPE e UPN; l’acciaio usato è di qualità S275. L’acciaio è usato in tutto il Padiglione: partendo dalla passerella composto da telai in acciaio che sostengono il piano di camminamento, fino ad arrivare alla struttura a forma di Ngob, dove si vede la perfetta fusione della struttura portante in acciaio alta tre piani costituita da pilastri e travi perimetrali con la struttura di legno lamellare.

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Luca Quarato