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La Spagna ha scelto di contribuire al tema di Expo Milano 2015, con un Padiglione che è stato realizzato e ideato dallo studio B720 Arquitectos di Barcellona, guidato da Fermín Vázquez. La struttura si estende per ben 2.300 metri quadrati, nei quali si è cercato di fondere tradizione e innovazione. Questa fusione si è vista concretamente, poiché si sono affiancate due strutture, una in legno e una in acciaio. La fusione dei due caseggiati costruiti in materiali differenti, vorrebbe prendere ispirazione da una serra a doppia campata, nei quali si fondono la tradizione gastronomica Spagnola e la gastronomia innovativa.
L’artista catalano Antoni Miralda, si è preoccupato di rendere interattivo il percorso del visitatore all’interno del Padiglione. Si inizia con una valigia di 5×4 metri, punto di partenza di un’installazione audiovisiva dello stesso artista. Una volta oltrepassato il portico, 20 valigie proiettano altrettante proposte visive (ognuna dedicata a un alimento). Oltre alle scenografie digitali, possiamo dire che il Padiglione della Spagna è diviso sostanzialmente in tre zone: territorio, prodotti e gastronomia.
La sostenibilità e l’efficienza energetica sono punti focali di questo progetto. Il Padiglione Spagnolo a Expo Milano 2015 è realizzato con materiali naturali e riciclati. Il Padiglione che rappresenta la tradizione, sarà costruito con una serie di portici in legno lamellare; più precisamente sarà utilizzato legno di abete e di pino proveniente da foreste certificate. L’edificio è stato costruito interamente a secco, come anche nella maggior parte dei Padiglioni di Expo. Questa scelta è frutto della linea guida di Expo: riutilizzo dei componenti dei Padiglioni e facilità di smontaggio in seguito alla chiusura dell’esposizione universale del cibo. La copertura invece è costituita da ampie lamelle vetrate mobili, che hanno lo scopo di facilitare la ventilazione all’interno dell’edificio. La distanza tra i porticati, è studiata in modo tale da avere delle zone ombreggiate in determinati punti della struttura inferiore, il tutto finalizzato sempre al risparmio energetico.