Materiali

FINITE, il materiale composto da sabbia del deserto forte quanto il calcestruzzo

La sabbia è un materiale molto richiesto e utilizzato in diversi settori, primo fra tutti quello dell’edilizia, dove viene usata per la produzione di calcestruzzo e altri conglomerati. Oltre il settore delle costruzioni c’è quello dei restauri e della metallurgia, dove viene ad esempio utilizzata nei processi di sabbiatura delle superfici, senza dimenticare anche che la sabbia viene utilizzata per realizzare vetri, bicchieri e schermi di cellulari. La sabbia è una roccia sedimentaria clastica sciolta e si forma principalmente a causa dell’erosione di rocce preesistenti; pensando ai deserti, il luogo in cui la sabbia è maggiormente presente, e alla vastità della loro estensione si potrebbe facilmente pensare che questo materiale sia oggi una risorsa quasi infinita per l’uomo.

Il problema della sabbia

Questo però non è assolutamente vero poiché tutte le applicazioni citate prima, in realtà, non sfruttano la sabbia presente nel deserto, ma sabbie speciali, ad esempio quelle silicatiche per il calcestruzzo, che vengono estratte da miniere o dai fondali marini. La sabbia del deserto, a causa del forti venti che la modellano, ha granuli troppo arrotondati e fini da legare insieme e non è quindi adatta alla maggior parte delle applicazioni moderne, al contrario ad esempio della sabbia presente sui letti dei fiumi che invece è più spigolosa. Un parallelismo interessante è quello che può essere fatto con l’acqua, altra risorsa naturale che compone il 70% della superficie terrestre, ma di cui in realtà c’è scarsità in tutto il mondo. Secondo l’American Geological Institute, negli Stati Uniti per costruire un tratto strada lungo 1 km e mezzo vengono usate 38.000 tonnellate di sabbia. Per ridurre quindi l’estrazione globale di sabbia e per sfruttare al meglio quella presente nel deserto, una start-up fondata dai ricercatori dell’Imperial College di Londra ha creato un materiale composito dalle proprietà interessanti realizzato proprio con la sabbia del deserto.

Più forte del calcestruzzo

Il progetto si chiama Finite ed è un materiale composito di nuova concezione che apre nuove opportunità per utilizzare la sabbia del deserto e altre polveri fini che tradizionalmente non hanno alcun uso pratico. Seppur al momento la miscela e il processo di realizzazione siano ancora segreti, i ricercatori affermano che il prodotto finale è un materiale dalle prestazioni meccaniche simili al calcestruzzo ma molto più sostenibile di esso.

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Il punto di forza di FINITE è la versatilità: è adatto per costruire elementi con forme e finiture intricate e inoltre può essere rimodellato molteplici volte durante la sua vita, oltre ad essere non tossico e anche naturalmente degradabile. Secondo i ricercatori, il campo di applicazione di FINITE al momento è quello dell strutture temporanee, che potranno poi essere demolite senza alcun impatto o dalle quali si potrà poi ricavare il materiale da riutilizzare per altri progetti. In teoria FINITE potrebbe anche essere utilizzato per strutture permanenti come gli edifici residenziali, ma prima di questa fase il materiale deve superare diversi cicli di test e regolamenti.

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Il futuro

FINITE è stato ideato e realizzato dagli studenti neolaureati Carolyn Tam, Matteo Maccario, Hamza Oza e Saki Maruyami. “Quando per la prima volta abbiamo pensato a questo progetto abbiamo subito guardato alla sabbia perché pensavamo fosse un materiale abbondante, ma in realtà quando abbiamo fatto più ricerche abbiamo scoperto che non lo era“, ha detto Carolyn Tam. “La sabbia viene scavata più rapidamente di quanto possa rinnovarsi. Sta scomparendo da litorali, fiumi e fondali marini, causando effetti disastrosi per i sistemi sia ambientali che umani“.

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Il team crede che il loro materiale sia ideale per l’uso in Medio Oriente, poiché la materia prima può essere estratta direttamente dal deserto piuttosto che essere importata in modo costoso. Dal punto di vista dei costi il team è fiducioso che, una volta fabbricato su una scala più ampia, FINITE sarà un valido concorrente per il calcestruzzo nel settore delle costruzioni a causa dell’abbondanza delle materie prime.

Published by
Massimiliano Russo