Forestazione urbana: 30 milioni per le città metropolitane
La legge 14 ottobre 2019, n.111, è la prima italiana interamente dedicata all’ambiente e a migliorare la qualità della vita. All’interno del Dl Clima è stato approvato un fondo di 30 milioni di euro destinati alla forestazione urbana. Il Decreto-legge, ideato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dovrà regolare le modalità per una riprogettazione urbana ecologica per combattere i cambiamenti climatici.
Cosa si può fare
I finanziamenti, per un totale di 30 milioni di euro, sono destinati alle città metropolitane. Validi per il biennio 2020 – 2021, quindi 15 milioni di euro per ciascun anno. I fondi saranno erogati direttamente dal Ministero dell’Ambiente che ha previsto il fondo per migliorare la qualità delle aree che, in questi anni, hanno visto la situazione inquinamento peggiorare. Sono nove le regioni destinate a questo fondo. Nello specifico, nell’allegato 1 del Decreto è possibile osservare la lista dei comuni delle città metropolitane soggette ad infrazione per la qualità dell’aria, secondo i CAM (Criteri Ambientali Minimi).
Il limite massimo raggiungibile per ciascun progetto è di 500 mila euro. È inoltre richiesto che i comuni, che usufruiscono del finanziamento, attuino un piano di manutenzione di una durata di 7 anni e una eventuale messa a dimora delle alberature che non abbiano prosperato dal momento di piantumazione. I progetti possono essere presentati entro 120 giorni dalla firma del decreto e saranno validati dal Ministero dell’Ambiente entro 90 giorni.
I punti fondamentali per la validità del progetto sono:
- tutela della biodiversità: ogni progetto deve avere come base inderogabile quella della salvaguardia dell’ecosistema e biodiversità;
- il progetto deve assicurare un aumento delle superfici a verde nelle infrastrutture, raggiungibile tramite forestazione urbana;
- miglioramento della funzionalità dell’ecosistema;
- miglioramento della qualità della vita, nonché del benessere dei cittadini;
Distribuzione dei finanziamenti
I finanziamenti disponibili nel Decreto per la forestazione urbana saranno distribuiti, per ogni progetto, secondo modalità rateizzate. Dopo la validità e la selezione dei progetti più interessanti, seguirà l’erogazione dei finanziamenti secondo le seguenti modalità: il 20 per cento sarà anticipato per consentire ai comuni interessati di poter iniziare i lavori di riqualificazione. Il 50 per cento dei finanziamenti, in corso d’opera dopo presentazione dello stato di avanzamento che deve essere almeno la metà dell’opera totale. Questo particolare dovrà essere documentato secondo un rendiconto, una relazione crono-programmatica e relativa documentazione fotografica. Il restante 30 per cento sarà distribuito a lavori terminati, ovvero alla presentazione del certificato di regolare esecuzione e di collaudo delle opere realizzate.
Elogi e critiche
Il primo Decreto dedicato alle condizioni climatiche ha portato con sé molti elogi, ma anche delle critiche. Da un lato c’è chi encomia il grande risultato conquistato dal Ministero dell’Ambiente, dall’altro lato c’è chi fa notare che i tempi sono molto ristretti per far si che possano essere presentati progetti validi. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa dice entusiasta “la lotta ai cambiamenti climatici richiede azioni concrete e finalmente mettiamo in campo questo strumento”. Ha poi aggiunto che questo risultato è stato raggiunto in accordo alle linee del Green Deal europeo.
A frenare gli entusiasmi, il CONAF (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali), nella persona di Renato Ferretti (consigliere CONAF) che afferma “fare un intervento di questo tipo necessita una competenza specialistica e una progettazione accurata, nella scelta delle piante, analisi dei terreni”. Tuonano le parole del consigliere che afferma “le città saranno chiamate ad una corsa contro il tempo”. E mentre in Cina si proiettano nel futuro, in Italia si continua a discutere.