Gioia 22, il nuovo grattacielo di Porta Nuova a Milano
Milano è sempre di più una delle città più gettonate da progettisti e architetti di tutto il mondo, attratti dall’aria di rinnovamento che si respira e desiderosi di mettere la propria firma su questa nuova fase di espansione. La capitale lombarda è ormai a tutti gli effetti un laboratorio di innovazione nello sviluppo del territorio, con diversi progetti di nuova generazione in grado di contribuire alla composizione di una ricetta italiana vincente nel realizzare edifici sostenibili che sanno coniugare rendimento economico e sociale.
Sulle pagine di Building Close-Up abbiamo spesso parlato di alcuni tra i progetti capostipiti di questa fase urbanistica, alcuni già realizzati e che in poco tempo sono diventati il simbolo delle proprie zone di competenza (Bosco Verticale e Fondazione Feltrinelli), altri in via di sviluppo ma che sicuramente diventeranno un punto cardine all’interno del rinnovato tessuto (Il nuovo Apple Store di Milano).
Gioia 22 by Gregg Jones
Ed è proprio in una delle zone più calde di questi anni, ovvero la pulsante Porta Nuova, che sorgerà GIOIA 22, il nuovo grattacielo nel cuore del centro direzionale di Milano, esattamente a metà tra la Stazione Centrale e il Bosco Verticale. GIOIA 22 è disegnato dall’architetto Gregg Jones dello studio Pelli Clarke, firma prestigiosa che ha realizzato il World Financial Centre di New York e le Torri Petronas di Kuala Lumpur. COIMA SGR coordina il progetto in qualità di investment e asset manager per conto di Abu Dhabi Investment Authority, che detiene il 100% del fondo, mentre COIMA Srl è stata incaricata come development manager per la gestione tecnica dello sviluppo urbano ed edilizio. GIOIA 22 è il primo progetto della seconda fase di sviluppo dell’area di Porta Nuova, che nella prima fase ha visto sorgere grattacieli iconici come la Torre Unicredit, il più alto grattacielo in Italia, e il Bosco Verticale. La torre verrà realizzata al posto dell’edificio ex INPS di Via Melchiorre Gioia 22, costituito da diciotto piani fuori terra e tre interrati per una superficie complessiva di 40.000 mq, realizzato nel 1961 e in disuso dal 2012.
Come sarà
L’edificio avrà 26 piani fuori terra per un’altezza di 120 metri e 4 piani interrati per una superficie lorda totale di 68.432 metri quadri e potrà ospitare fino a 2.700 persone all’interno dei suoi uffici. La torre si distinguerà per inediti standard di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale; GIOIA 22 infatti otterrà la certificazione LEED, adotterà un approccio Cradle to Cradle nella scelta dei materiali, limiterà i consumi energetici grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile e sarà attrezzato con sistemi per la green mobility. Le fasi di cantiere prevedono, dopo una fase di bonifica che ha visto la rimozione di oltre 200 tonnellate di amianto e l’avvio della demolizione nel mese di novembre 2017, la posa della prima pietra nell’estate 2018, con previsione di completamento entro il 2020.
GIOIA 22 avrà oltre 6.000 metri quadri di pannelli fotovoltaici che consentiranno una riduzione del fabbisogno energetico del 75% rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano, un primato per un edificio di questa tipologia e che gli consente di rispondere agli standard Nearly Zero Energy Consumption Building. L’energia prodotta dal sistema fotovoltaico di GIOIA 22 sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 306 abitazioni, il tutto aiutato da una facciata con triplo vetro, altamente performante, che permette il contenimento dei consumi energetici.
In GIOIA 22 sono previsti altri sistemi per la riduzione del consumo di energia come l’illuminazione a LED, controllata da sensori di luce diurna e dalla presenza di dispositivi esterni, e un sistema alimentato da acqua di falda sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento, che sfrutta l’innovativo raffrescamento diretto da free cooling, ovvero senza utilizzo di un gruppo frigorifero. La riduzione annua di emissioni di anidride carbonica realizzata da GIOIA 22 rispetto al precedente edificio, pari a -2.260 tonnellate, equivale all’assorbimento di CO2 paragonabile a circa 10 ettari di bosco (4.500 alberi).
Un rinnovo del tessuto urbano
Grazie all’integrazione di piste ciclabili, aree pedonali, zone verdi e luoghi di condivisione, la torre risponde alla richiesta sempre più sentita dalle nuove generazioni di una mobilità green, orientata a uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente; accessibilità a mezzi pubblici e servizi di sharing, predisposizione di parcheggi con colonne di ricarica per veicoli elettrici, biking facilities, ampi spazi riservati dotati di docce, spogliatoi e lockers sono alcuni degli esempi di facilities connessi al nuovo progetto. L’interazione tra spazi interni ed esterni, privati e aperti al pubblico, si concretizza nel podio e nelle aree verdi che lo circondano, punti di connessione tra l’edificio e la città. Gli interni, caratterizzati da versatilità degli spazi comuni e privati, sono pensati come luogo di incontro fra le persone, come piazze per la condivisione, vocate allo smart working e anche al relax. Il basamento dell’edificio, che ai piani interrati ospita oltre 350 posti auto, spazi tecnici e aree di storage, dispone di una lobby di ingresso a tripla altezza, di un piano polifunzionale e di un’ampia terrazza. Un sistema di 12 ascensori serve l’edificio secondo i più alti standard BCO (British Council for Offices).
L’originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese. Il progetto dimostra come la qualità architettonica non possa più prescindere dalla sostenibilità ambientale. GIOIA 22 per questo si integrerà in armonia e continuità con quanto realizzato negli ultimi anni nell’area di Porta Nuova, un piano urbanistico che grazie al Bosco Verticale, al nuovo Palazzo Lombardia e alla Torre Unicredit, ha ridefinito lo skyline della città con progetti di elevata qualità architettonica, inglobando ora stabilmente anche il lato che si allunga alla Stazione Centrale.