Google Maps è diventato anche poliziotto | Ha risolto un caso di omcidio in pochissimo tempo
Quando meno te l’aspetti, potresti comparire tra le immagini di Google Maps. In questo modo è stato risolto un omicidio.
Strumenti come telefoni cellulari, videocamere di sorveglianza e GPS sono diventati fondamentali nella risoluzione di casi criminali. Analizzando dati provenienti da questi dispositivi, le forze dell’ordine possono ricostruire movimenti, comunicazioni e legami tra i sospetti.
Metodi come il sequenziamento del DNA e le impronte digitali sono centrali nell’identificazione di persone coinvolte in reati. Questi strumenti forniscono prove oggettive, spesso determinanti in indagini sia poliziesche che scientifiche.
Applicazioni di analisi dati e algoritmi di intelligenza artificiale permettono di incrociare grandi volumi di informazioni, individuando correlazioni e schemi. Questi strumenti sono utili per tracciare reti criminali o per risolvere casi complessi.
Microscopi elettronici, analisi chimiche e spettrometria sono usati per esaminare reperti fisici. Dal confronto di residui balistici alla decodifica di fibre tessili, questi strumenti scientifici supportano le indagini fornendo dettagli cruciali.
Un caso svelato da Google Maps
La scomparsa di un uomo cubano, avvenuta nel novembre 2023 a Tajueco, un piccolo paese spagnolo, è stata risolta grazie alle immagini di Google Street View. Durante le indagini, la polizia ha individuato una foto scattata nell’ottobre del 2024 che mostrava un uomo caricare un sacco bianco, di forma apparentemente umana, nel bagagliaio di un’auto in una strada deserta del paese. Questa immagine ha rappresentato un punto cruciale per trasformare il caso di scomparsa in un’indagine per omicidio.
La vicenda era iniziata con la denuncia di un cugino della vittima, che aveva ricevuto strani messaggi WhatsApp apparentemente inviati dal parente, ma il contenuto dei quali lo aveva insospettito. La polizia ha avviato le ricerche coinvolgendo anche la moglie dell’uomo scomparso. L’analisi delle immagini di Google Maps, unite ad altre informazioni raccolte, ha permesso agli investigatori di ricostruire i movimenti sospetti nella zona e di risalire ai responsabili.
Identificazione e prove schiaccianti
Le immagini di Google Street View non sono state l’unico elemento decisivo. Una seconda foto mostrava un uomo trasportare lo stesso sacco bianco su una carriola, ma la figura era troppo distante per una chiara identificazione. Tuttavia, analizzando l’immagine dell’auto, gli investigatori sono riusciti a collegare il veicolo a Manuel Isla Gallardo, un uomo di 48 anni che gestiva un bar in un paese vicino e che conviveva con la moglie della vittima.
L’11 dicembre 2024, i resti dell’uomo cubano scomparso sono stati ritrovati in un cimitero isolato a circa dieci chilometri da Tajueco, in avanzato stato di decomposizione. Isla e la sua compagna sono stati arrestati, e tra le prove a loro carico figurano le immagini di Google Maps e le intercettazioni telefoniche.