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Il Governo mette fine alle frodi fiscali sul Superbonus

Sono ben 800 milioni di euro, denunciati dall’Agenzia delle Entrate, quelli evasi dagli italiani legati allo sconto in fattura e cessione del credito. In primis si tratta di Superbonus. Subito si è mosso il Governo. Viene approvato un nuovo DL ad opera del Governo Draghi. Esso s’intitola: Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche. Esso tende ad arginare le frodi relative a detrazione e cessione di crediti per tutti i lavori in ambito edilizio. Inoltre vuol estendere l’obbligo del visto di conformità anche nel caso in cui il Superbonus al 110% venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. Attualmente il visto di conformità è previsto per la cessione del credito o lo sconto in fattura.

Il DL anti-frodi fiscali sul Superbonus

Emanato il 10 Novembre 2021, tale decreto approvato dal CdM, potenzia i controlli dell’Agenzia delle Entrate. L’obbligo del visto di conformità non è comunque previsto nel caso in cui la dichiarazione stessa per il Superbonus sia presentata direttamente dal contribuente, attraverso la precompilata o tramite il sostituto d’imposta. Si invece applica l’obbligo del visto anche alla cessione del credito e allo sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi da quelli che danno diritto al Superbonus. 

Lavori in corso, da pixabay.com

Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate diviene protagonista di un controllo preventivo. Essa avrà la possibilità di sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura ad essa inviate e che presentano particolari profili di rischio.

Edifici, da pixabay.com

I provvedimenti per le infrastrutture e le attività doganali

Lo stesso 10 Novembre 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2019/1936 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019. Tale provvedimento va ad influire e modificare la direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali. L’attività del consiglio dei ministri è soltanto preliminare. Infatti sarà un decreto del Presidente della Repbblica a formalizzare la direttiva. Nell pratica, essa disciplinerà la presenza di uno Sportello unico doganale e dei controlli (SUDOCO).

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Ciò consentirà al sistema nazionale di proseguire nell’adeguamento, così come richiesto dall’Europa in materia di facilitazione del commercio. In particolar modo ci si riferisce alla trasmissione delle informazioni che gli operatori economici nei riguardi di un’unica interfaccia. Tali informazioni saranno trasmesse una volta sola. Inoltre, potranno assolvere la necessità di eseguire controlli contemporaneamente e nello stesso luogo, attraverso il dialogo tra le amministrazioni e gli organi dello Stato coinvolti e gli operatori economici interessati. Esso avverrà telematicamente, velocizzando l’espletamento delle procedure e dei controlli e rendendo trasparente l’azione delle amministrazioni cooperanti.

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Mariano Iengo