Grattacieli: dalla scuola di Chicago all’Estremo Oriente
L’ambizione di costruire il grattacielo più alto è ormai una prerogativa principale per affermare o confermare il dominio di una Nazione agli occhi del mondo, un simbolo di potere di sviluppo economico e tecnologico. Costruire queste strutture è diventata da un po’ di anni una sfida che si giocano le potenze più ricche a suon di miliardi.
Ma partiamo dall’inizio: dove è nato il grattacielo e quale è stata la sua evoluzione? Il grattacielo è nato in America, precisamente a Chicago nel 1871 dopo che un violentissimo incendio distrusse il centro della città. Si iniziarono a costruire edifici con telaio in acciaio (più resistenti al fuoco). La ricostruzione è stata affidata ad un gruppo di architetti noti come la scuola di Chicago che ridisegnò lo skyline della città. Il primo grattacielo in assoluto è stato costruito nel 1885 e prendeva il nome di Home Insurance Building; era alto dieci piani e presentava un telaio in acciaio anche se non visibile perché inserito nella muratura.
Ma perché si è cominciato a costruire grattacieli? Prima di tutto perchè è un edificio che permette il massimo sfruttamento dell’area edificabile; si sfrutta la sua verticalità inserendo all’interno non solo appartamenti, ma anche negozi, uffici etc. Pensiamo se alcune delle più grandi metropoli moderne avessero solo costruzioni di pochi piani, occuperebbero sicuramente un area molto più grande. In secondo luogo la costruzione di questa nuova tipologia di edifici era e continua ad essere un simbolo di prestigio per la città per un semplice motivo: l’innovazione tecnologica e quindi l’altezza che ne derivava che con il passare degli anni è sempre più aumentata e quanto più un edificio era alto tanto più impressionava i visitatori.
Tra il 1910 e il 1940 anche New York, in particolare Manhattan, vide un cambio veloce e radicale del suo skyline. Tra gli edifici più importanti si annovera sicuramente il Chrysler Building, alto 319 metri è stato l’edificio più alto del mondo, superato da un altro simbolo di New York: l’Empire State Building che con i suoi 443 metri è stato il grattacielo più alto del mondo tra il 1931 e il 1967.
Quest’ultimo edificio è stato superato dalla costruzione delle Torri Gemelle fino a quando furono rase al suolo l’11 settembre, per poi tornare di nuovo secondo con la costruzione del One World Trade Center, alto 541,33 metri costruito sul sito dove prima sorgevano le Torri Gemelle. Un brevissimo excursus che vuole mostrare come la storia di queste costruzione parla indiscutibilmente Americano.
Ma negli anni a cavallo tra il ventesimo e ventunesimo secolo il primato si sposta dall’altra parte del mondo, nei paesi emergenti dell’Estremo Oriente, con le Petronas Tower a Kuala Lumpur alte ben 452 metri, per poi passare a Taipei dove è stato costruito il Taipei 101 che supera i 500 metri.
Ad oggi il primato appartiene a Dubai con il Burj Khalifa alto ben 828 metri, un vero e proprio record seguito dallo Shangai Tower, in Cina con 632 metri. Ma quale sarà la fine? Si cercherà di andare sempre più in alto? A quanto pare si, infatti è in atto la costruzione un edificio che supererà il Burj Khalifa privandolo del primato mondiale di edificio più alto del mondo. Questo grattacielo è stato ideato dall’architetto spagnolo naturalizzato svizzero Santiago Calatrava e la fine di questo cantiere dovrebbe combaciare con l’inizio del Dubai World Expo del 2020.
Quattro anni di lavoro per oltre 1 miliardo di costi. Un progetto per certi aspetti surreale ma che dagli esiti positivi in galleria del vento sembra proprio che sia destinato a proseguire.