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Ucraina e Russia l’ingegneria che univa

Pragmatismo, economicità e innovazione i punti forza dell'ingegnere russo Vladimir Shukhov. Progettò in Ucraina e Russia, i suoi progetti univano i due popoli con bellezza strutturale e genio ingegneristico.

Categorie Guerra Russia-Ucraina · News
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Al tempo in Ucraina si costruiva e non si distruggeva. Siamo agli albori del 1900, il territorio che adesso vede i confini dell’Ucraina costituiva l’estremo occidente dell’immenso impero Russo; i confini erano con la Prussia, con l’impero Austroungarico ad ovest, fino allo stretto di Bering ad est. Il tutto sotto il comando dello Zar Nicola II.

Shukhov Vladimir era un brillante e molto promettente strutturista Russo, nativo dei territori che praticamente sono l’attuale confine tra Ucraina e Russia, per i più esperti si tratta di Grajvoron. Diventato famoso per un innovativo metodo costruttivo, il “metodo Shukhov”, contribuì allo sviluppo della progettazione ingegneristica e architettonica in Europa.

Nello scenario della cultura tecnica a cavallo tra Ottocento e Novecento in piena fioritura delle arti e delle tecniche Shukhov ha applicato le sue idee in modo trasversale su più parti. L’utilizzo della formulazione matematica, l’ottimizzazione strutturale e originalità della soluzione architettonica rendono Shukhov una delle figure poliedriche più apprezzate.

Shukhov esteta delle strutture

Vladimir Shukhov era un ingegnere statale progettista di opere per l’URSS. Realizzò delle torri mediante un grigliato metallico a doppia curvatura in grado di donare alla struttura resistenza e rigidezza superiore a quelle di altri schemi strutturali. Uno schema basato su forme e geometrie dell’iperboloide di rotazione che veniva fuori assemblando aste rettilinee. Una struttura quasi elementare e facile da realizzare soprattutto, dotata di leggerezza, economicità e massima efficienza dal punto di vista strutturale.

La torre Shabolovka della radio di Mosca, l’iperboloide di rotazione simile a una calza che si erge sulla città con un’altezza di 160 metri. Forse l’opera più nota internazionalmente della sua vasta e poliedrica attività.

I suoi progetti comprendevano di tutto, tralicci per elettrodotti, grandi coperture, fari e antenne radio. Ingegneria ardita come: ponti ferroviari, torri per serbatoi d’acqua, oleodotti, serbatoi di stoccaggio di gas e petrolio, costruzioni navali e termomeccaniche, opere in cui le soluzioni nascevano da un processo scientifico, pragmatico e innovativo, conferendo anche un’estetica alle strutture.

Faro di Adziogol. Credits: web.archive

La torre Ucraina più alta

L’ingegnere Shukhov ebbe l’incarico, con la possibilità di utilizzare quello schema strutturale. Il progetto prevedeva una coppia di torri faro su due isole artificiali del Mar Nero; nella foce del fiume Nipro (Dnepr). Il faro di Adziogol cioè la maggiore delle due, con i suoi 64 metri sarebbe stata la più alta delle torri progettate dall’ingegnere, quasi tutte in territorio Ucraino.

Il sistema costruttivo fu davvero innovativo al tempo, non servivano strutture di supporto temporanee che avrebbero fatto lievitare i costi complessivi di costruzione. Ogni pezzo della torre era realizzato a terra. I vari segmenti spezzettati che scorrendo sulle porzioni di struttura già posizionate venivano issati fino alla cima come un sistema telescopico. Questa idea innovativa fu un successo a tal punto da riutilizzarlo nella sua più famosa costruzione 10 ani dopo: la torre di Mosca. All’alba del 1911 il faro di Adziogol divenne la struttura a paraboloide di rotazione mai costruita fino all’epoca, oggi resta il faro più alto di tutta l’Ucraina.

Crediti immagine di copertina: RIA Novosti.

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