House of One: nasce luogo d’incontro per tutte le religioni
Per anni è stata solo un’idea, che ora inizia a diventare realtà. La prima pietra è stata posata sul futuro sito di House of One, un progetto edilizio per cristiani, ebrei e musulmani in cerca di un luogo di incontro. Situato nel centro di Berlino, il posto è a pochi minuti da alcune delle zone più famose e storiche della città. “Questo è un progetto importante per Berlino“, ha affermato il pastore Gregor Hohberg, che aiuta a guidare l’iniziativa. “Ebrei, cristiani, musulmani, ma anche atei e persone di altre religioni, ne parlano da almeno dieci anni”. La città ha bisogno di un luogo come House of One, ha aggiunto Hohberg, per offrire l’opportunità di impegnarsi a vicenda. “È un simbolo estremamente importante“, ha detto, definendo il sito un luogo di pace.
Il progetto ha ricevuto un sostegno politico significativo, compresi i finanziamenti dei governi federali e statali di Berlino. La fondazione dietro House of One, guidata dal sindaco di Berlino Michael Müller, comprende leader politici di spicco e capi di importanti istituzioni culturali pubbliche. Wolfgang Schäuble, un influente politico conservatore che presiede il Bundestag, è uno dei numerosi ospiti di alto profilo, che hanno partecipato alla posa della prima pietra.
Un progetto unico nel suo genere
Gli autori di questo progetto intraprendente formano il trio dello studio Kuehn Malvezzi, con sede a Berlino. I tre architetti in questione sono: Simona Malvezzi (con sede anche nella città di Milano), insieme ai fratelli Wilfried e Johannes Kuehn. House of One è nata come risposta agli innumerevoli episodi di tensioni nelle comunità religiose, a cui stiamo assistendo nell’ultimo periodo. Si sono impegnati, dunque, per far confluire l’eterogeneità religiosa in un unico edificio, facendo in modo che ognuna delle religioni mantenesse, d’altro canto, anche la sua identità.
Come hanno fatto i tre architetti, ci si può chiedere, a dare l’idea dell’unicità di ogni singola religione e, allo stesso tempo, l’universalità in un’architettura simile? L’interno e l’esterno dell’edificio sono costituiti da un corpo di fabbrica in muratura massiccia e mattoni uguale dentro e fuori, quasi a ricordare la semplicità che dovrebbe avere ogni religione. Mentre, la distinzione tra moschea, sinagoga e chiesa avviene grazie a un gioco di luci, che consente di creare ambienti totalmente differenti.
House of One: un incontro tra religioni
House of One si basa su 700 anni di storia di Berlino. La sua posizione è vicino a dove ha avuto inizio la città, il sito della Petrikirche. La chiesa del XIII secolo aveva la torre più alta di Berlino ed è sopravvissuta fino a quando il governo comunista della Germania dell’Est non l’ha demolita nel 1964. L’area è stata un tesoro per gli archeologi, che hanno trovato resti di oltre 3.000 persone sepolte presso la chiesa, così come rovine di altre chiese. Se tutto va secondo i piani, House of One sarà l’apice di tutta questa storia entro i prossimi cinque anni. Ospiterà una chiesa, una sinagoga e una moschea, costruite attorno a uno spazio di incontro centrale, per fungere da simbolo di convivenza. Il budget di costruzione di circa 43,5 milioni di euro (53,3 milioni di dollari) è stato ampiamente garantito.
House of One ha un significato speciale per Osman Örs, un imam coinvolto nel progetto. Berlino ospita più di 80 moschee e spazi di preghiera islamici, ma questo sarà il primo nel centro della città. “Questa diventerà la moschea più centrale di Berlino“, ha detto Örs. “Ogni tanto, alcuni musulmani si confondono quando cercano su Google una moschea nel centro della città“, ha aggiunto con una risata. “Fino ad ora, tutto ciò che trovano è uno schizzo affisso in cantiere“. Con le principali religioni monoteistiche occidentali sotto lo stesso tetto, l’antisemitismo è diventato un argomento da affrontare per House of One, che secondo Hohberg è diventato più urgente che mai.