Siamo soliti pensare ai pannelli solari in riferimento ai tetti delle case o ad appezzamenti di terreno particolarmente soleggiati e, in effetti, sono gli utilizzi più comuni che se ne fanno. Non è inusuale trovare alcuni tetti ricoperti di pannelli, come anche in alcune luoghi di campagna molti agricoltori ne fanno uso sia per scopo privato che per produrre energia da rivendere, per così dire. È risaputo che l’essere umano è capace di trovare innumerevoli utilizzi alternativi praticamente per tutto e, di conseguenza, con il passare degli anni anche gli impianti fotovoltaici hanno trovato applicazione in tante altre piccole cose. Ovviamente la funzione rimane sempre la stessa, ossia la creazione di energia elettrica, ma con un po’ di fantasia, inventiva e le giuste conoscenze è possibile rendere autonomo tutto quello che ci passa per le mani.
Avevamo già accennato a come, in America, si stia già pensando di creare una vera e propria “autostrada solare”, anche a seguito del successo della pista ciclabile olandese, ma oggi vogliamo scendere più sul particolare. Da tempo ormai facciamo tutti uso dei Power Bank, quei piccoli caricatori portatili che ci permettono di ridare vita a dispositivi scarichi, ma da qualche tempo hanno iniziato a girare anche quelli a ricarica solare, che non richiedono quindi una spina per essere caricati.
Questo rende il dispositivo di ricarica praticamente sempre pronto all’utilizzo, nei limiti delle possibilità del pannello solare, ovviamente. Mai più quindi, gite fuori porta con il telefono scarico, o qualsiasi altro dispositivo che può essere ricaricato.
In un mondo invaso da videogame e console portatili, inoltre, si apre un nuovo panorama di possibilità: non parliamo solo del piacere che possiamo provare con i giochi da casino, colorati e divertenti, che possiamo usare semplicemente dal nostro telefono, ma anche vere e proprie console! Non parliamo certamente della nuovissima e introvabile PlayStation 5, che ha bisogno comunque di un televisore, ma è notizia di qualche mese fa che, i ricercatori della Northwestern University e della Delft University of Technology, in Olanda, hanno ripreso un iconico Game Boy e lo hanno reso praticamente eterno.
In pratica grazie a tutta una serie di pannelli solari installati attorno allo schermo e sul fondo del dispositivo, insieme all’interazione con i bottoni presenti sulla parte frontale, abbiamo qualcosa di sostenibile e dall’utilizzo praticamente infinito. Non stiamo suggerendo che giocare al Game Boy per ore e ore senza sosta sia una buona idea, ovviamente, ma sicuramente si tratta di una di quelle scoperte capaci di portare grandi innovazioni.
Ovviamente non potevano mancare anche i computer alimentati a energia solare, evidenziando quindi il grande potenziale innovativo di questo modo green di creare e accumulare energia. Non vediamo questa cosa semplicemente come il decidere di lavorare dal giardino di casa piuttosto che dallo studio: in alcune parti del mondo l’accesso costante all’energia elettrica non è né semplice né immediato. Già da tempo sono disponibili in commercio dei kit che permettono la ricarica dei computer portatili, ad esempio, spesso addirittura già integrati nella struttura dello stesso, ma si trovano anche degli specifici hardware da collegare, per tenere sempre vivo il laptop, anche fuori casa e senza corrente elettrica.
Insomma, anche se il successo dei pannelli solari è nato soprattutto come oggetto più o meno bello da montare su dei tetti, negli anni il loro utilizzo e la loro capacità di produrre energia si sono sempre più diversificati e migliorati. Non li utilizziamo più solo per scaldare l’acqua di casa, ma anche per avere a disposizione, nel tempo e anche in situazioni poco comode, tutti i dispositivi elettronici di cui non possiamo proprio a fare a meno anche fuori casa – o quasi.