I portici di Bologna: si lavora per la lista Unesco
Una delle città più belle e caratteristiche dell’Emila Romagna e d’Italia, Bologna sicuramente si afferma come una città ricca di storia, cultura e bellezze architettoniche. Proprio in riferimento a queste ultime, diciamo che i portici forse rappresentano il marchio architettonico più rappresentativo della città.
I portici di Bologna sono antichissimi, nascono probabilmente nell’alto medioevo quando nella città nacque un problema di sovraffollamento e quindi ci fu la tendenza ad ampliare le case all’altezza del primo piano creando degli sporti in legno; con il tempo diventando sempre più importanti questi ampliamenti, si decise per necessità di sostenerli con colonne per garantire una migliore stabilità.
Cosi si crearono i portici, che sono da sempre tratto assolutamente distintivo della città; Bologna infatti, è la “Capitale dei Portici”. Considerando solo quelli all’interno del centro storico, si possono contare ben 38 km di porticato, invece considerando anche quelli fuori porta si arriva a ben 52 km. I portici, nati per esigenza strutturale come accennato prima, con il tempo hanno acquisito un ruolo sempre più importante anche dal punto di vista funzionale e sociale.
Infatti, questi elementi architettonici, tra i tanti vantaggi hanno permesso l’espansione delle attività commerciali e artigiane, e hanno permesso e permettono tutt’ora un passaggio sicuro per i turisti e cittadini che decidono di attraversare la città in qualsiasi condizione metereologica. La maggioranza dei portici che vediamo lungo la città sono costruititi in muratura, mentre ad oggi ne sopravvivono solo 8 in legno. I portici di Bologna, data la loro importanza storico-architettonica, nel 2006 sono stati inseriti nella Tentative List come sito candidato a diventare Patrimonio dell’Unesco.
La candidatura a Patrimonio dell’Unesco
Pochi giorni fa è stata presentata alla città la candidatura che la città sarà pronta a portare avanti per far si che i “suoi portici” diventino Patrimonio dell’Umanità.
Nel processo di candidatura sono state coinvolte tutte le istituzioni più rappresentative della città, come Università, Biblioteche e i Musei del Comune di Bologna, che rappresentano una fonte di documentazione e conoscenza sulla storia della città. Il Dossier che porterà all’iscrizione nella lista Unesco dei portici, sarà presentata a Parigi entro due anni.
Nel frattempo, il Comune di Bologna ha lanciato una campagna social per chiunque volesse sostenere la candidatura della città all’iscrizione alla lista Unesco. Sarà possibile infatti scaricare un logo direttamente dal sito del Comune di Bologna, da aggiungere alla foto del proprio profilo facebook.
Speriamo di avere presto un’altra tra le tante bellezze architettoniche italiane iscritte alla lista Patrimonio Unesco.
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