Materiali

L’asfalto super assorbente che salva dal rischio inondazioni

di Simone Palumbo

Una delle conseguenze del cambiamento climatico è il verificarsi di calamità naturali che sempre più spesso colpiscono e devastano i centri urbani, quasi mai preparati a forti piogge, inondazioni ed alluvioni. Considerando che eventi meteorici intensi colpiranno sempre più frequentemente i centri abitati, tecnici e ricercatori di tutto il mondo sono stati spronati a ideare una soluzione che mitigasse il rischio idraulico e salvaguardasse le vite umane.

Una nuova pavimentazione drenante

Per migliorare la risposta del tessuto urbano in caso di eventi climatici fuori dal comune, sono stati realizzati materiali resilienti capaci di aumentare la sicurezza dei cittadini, grazie alla capacità di adattarsi alle condizioni climatiche estreme. Nel caso delle grandi inondazioni è stato sviluppato un innovativo sistema di pavimentazione assorbente in miscela di calcestruzzo, che si inserisce tra i materiali resilienti per facilitare la raccolta e l’allontanamento delle acque superficiali meteoriche, nell’immediato verificarsi di eventi intensi.

Le inondazioni verificatesi a New Orleans dopo l’uragano Katrina potrebbero essere un’anteprima del prossimo futuro. PH: pbs.org

I ricercatori hanno quindi pensato di agire proprio sulla permeabilità delle superfici esterne, stradali e non, che quasi sempre non sono in grado di assorbire grandi quantità di acqua. Durante le precipitazioni fuori dal comune, infatti, le strade si trasformano in veri e propri torrenti che spazzano via automobili e vegetazione mettendo seriamente in pericolo l’incolumità delle persone.

I materiali drenanti per il manto stradale

L’asfalto super assorbente per esterni ha delle straordinarie capacità drenanti; infatti al momento del contatto con la superficie, l’acqua viene completamente assorbita in profondità, evitando sia i fenomeni di stagnazione ed aquaplaning che il ruscellamento in superficie, demandando così la gestione idraulica agli strati drenanti sottostanti e allo strato di terreno permeabile. Ogni metro quadro di pavimentazione ha una capacità filtrante di 50 litri al secondo, e dopo i primi 60 secondi continua ad assorbire 600 litri al minuto.

Il manto “assetato” deve le sue straordinarie capacità allo studio della stratificazione che dall’esterno all’interno è composta da una miscela di calcestruzzo caratterizzata da una percentuale di vuoti che varia tra il 15% e il 20%, realizzato con inerti in porfido di recupero. Inoltre esteticamente si presenta con colorazioni tipiche di una pietra naturale, è sostenibile e duraturo. Nel dettaglio tecnico di posa troviamo una serie di strati a permeabilità differenziata che nell’insieme danno risultati sorprendenti.

Uno strato di grandi ciottoli
• Una membrana geotessile
• Uno strato di attenuazione
• Il suolo permeabile

L’elevata sostenibilità ambientale dell’asfalto super assorbente è garantita dall’utilizzo di materiali a chilometri zero e dall’importante capacità di aumentare le riserve di acque grigie. Infatti è possibile sfruttare le proprietà assorbenti di questa pavimentazione per l’approvvigionamento idrico delle acque meteoriche, raccolte in apposite vasche istallate nel sottosuolo che possono essere utilizzate, ad esempio, per l’irrigazione dei parchi, nel contributo alla ricarica delle falde sotterranee e, inoltre, nella riduzione dell’inquinamento idrico causato dalla stagnazione.

Considerata l’ottima permeabilità e la buona capacità di riduzione del ruscellamento superficiale, l’asfalto super assorbente può essere posato perfettamente orizzontale perché non necessita di alcuna pendenza per il convoglio delle acque meteoriche alle vasche di raccolta. Un altro aspetto a favore di questa innovativa pavimentazione sta nella durabilità e nell’abbattimento dei costi di manutenzione, in quanto l’assenza di stagnazione dell’acqua superficiale permette al manto stradale di resistere inalterato alle precipitazioni.

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Redazione