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Il Codice della Strada mette tutti gli automobilisti spalle al muro | Non potranno più farlo: non paghi più per coprire i difetti

Automobilista arrabbiato

Automobilista arrabbiato (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Ecco piombare un’ulteriore stretta a carico degli automobilisti. Il Codice della Strada segna l’introduzione di una modifica rivoluzionaria

Il 14 dicembre 2024 ha segnato l’entrata in vigore ufficiale del nuovo Codice della Strada, che ha comportato l’introduzione di modifiche significative volte ad accrescere il grado di sicurezza stradale, ancora costretta a fare i conti con dati relativi ad incidenti e decessi smisuratamente elevati.

Sono state numerose le nuove disposizioni introdotte, ma alcune in particolare hanno fatto discutere più di altre, come nel caso delle norme riguardanti l’utilizzo del cellulare alla guida, solo per rendere un esempio.

Già, perché questo comportamento costituisce l’inosservanza più comunemente correlata all’avvenimento di incidenti stradali. Il MIT, chiamato ad una stretta ulteriore, ha disposto una sanzione sino a 1.607 euro, con possibilità di aumento a 2.588 euro per i recidivi, oltre alla sospensione della patente da 1 a 3 mesi e la decurtazione da 8 a 10 punti.

Un’inasprimento delle pene previste ha riguardato anche la guida sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti. La linea adottata dal Ministro dell’Infrastruttura e dei Trasporti Matteo Salvini in merito è stata chiara: tolleranza zero!

Una modifica significativa

Tra i differenti cambiamenti apportati dal Codice della Strada c’è una nuova particolare disposizione che riguarda la revisione delle autovetture. Stiamo parlando dell’articolo 80, soggetto ad una modifica da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che regola l’effettuazione di controlli periodici sui differenti centri di revisione siti nel territorio italiano, oltre che di verifiche a campione sui veicoli ispezionati dagli stessi, in modo da produrre una più elevata correttezza sullo svolgimento delle revisioni.

Ad aver destato particolare preoccupazione per gli automobilisti sono stati, nello specifico, i nuovi strumenti diagnostici introdotti, completamente elettronici, che saranno impiegati nel corso delle operazioni di revisione. Stiamo parlando di tecnologie decisamente avanguardistiche che garantiranno il rilevamento di difetti ed anomalie di ciascuna vettura, in modo che gli stessi non passino più inosservati. Il nome dello strumento rivoluzionario è Scantool, ma tra gli automobilisti persistono dei dubbi relativi al suo funzionamento.

Scantool
Come funziona lo Scan Tool (Shutterstock foto) – www.buildingcue.it

Come opera il nuovo strumento?

Lo Scantool deve essere collegato direttamente alla porta OBD dell’automobile, accedendo autonomamente alla centralina elettronica dell’auto, dove sarà possibile leggere il chilometraggio della vettura, in modo da individuare e contrastare eventuali frodi, risalire al numero del telaio, rilevare l’interezza dei dati riguardanti la storia della vettura, individuando, come dicevamo pocanzi, la presenza di eventuali difetti, guasti o malfunzionamenti, aumentando il livell0 di sicurezza complessiva della vettura. La nuova disposizione prevedente l’utilizzo dello Scantool riguarda esplicitamente soltanto le vetture possedenti centralina elettronica.

Ciò vuol dire, tutte le auto immatricolate a partire dalla data del 1° settembre 2009. La scadenza della revisione, invece, non subirà alcuna variazione; dovrà essere effettuata a cadenza biennale, ad eccezione dei veicoli che possiedono una massa superiore a 3,5 tonnellate, che necessitano di esservi sottoposti annualmente. I centri di revisione saranno dunque chiamati all’utilizzo di dispositivi che siano in grado di garantire una diagnosi precisa ed accurata, riducendo al minimo il rischio di errore, al fine di contrastare le iniziative dei furbetti inosservanti.