Il Governo la fa pagare cara a tutti | Che botta per chi ha ricevuto il Superbonus: ti svuotano il conto senza che te ne accorga
L’inasprimento delle normative fiscali sul Superbonus mette a rischio i risparmi delle famiglie. L’impatto economico sarà significativo.
Il Superbonus rappresenta un incentivo fondamentale per la ristrutturazione e l’efficienza energetica degli edifici in Italia. Introdotto con l’obiettivo di stimolare l’economia e migliorare la sostenibilità ambientale, offre significativi sgravi fiscali per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.
Tuttavia, il sistema di gestione del Superbonus ha subito modifiche nel tempo, con l’introduzione di nuove normative e requisiti che possono rendere complesso l’accesso ai vantaggi fiscali.
Le conseguenze di tali cambiamenti possono essere notevoli creando una certa inquietudine tra i cittadini, molti dei quali si sono affidati a consulenti per orientarsi in un panorama normativo in continua evoluzione.
Ha avuto un impatto significativo sul mercato immobiliare, aumentando la domanda per edifici ristrutturati e più efficienti dal punto di vista energetico.
Un notevole aumento
Il governo italiano ha annunciato una revisione al rialzo delle rendite catastali, un cambiamento che avrà ripercussioni significative sulle imposte come l’IMU e la TARI. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che questa revisione riguarderà non solo le cosiddette “case fantasma”, ovvero gli immobili non censiti, ma anche gli edifici che hanno beneficiato del Superbonus. Questi ultimi, dopo aver subito miglioramenti strutturali, vedranno un aggiornamento del loro valore catastale, portando a un aumento delle tasse dovute dai proprietari.
Le norme già esistenti, stabilite dalla legge di Bilancio dell’anno scorso, obbligano i proprietari di immobili ristrutturati con il Superbonus, il cui valore è aumentato di almeno il 15%, a procedere con l’aggiornamento della rendita catastale. Sebbene le variazioni siano da comunicare entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori, non sempre questo obbligo viene rispettato. L’adeguamento delle rendite può portare a un incremento del valore fiscale, con effetti diretti sulle tasse da versare.
Impatti fiscali e conseguenze
L’aggiornamento delle rendite catastali avrà un impatto differente a seconda della tipologia di immobile. Per le prime case, non ci saranno cambiamenti significativi, poiché l’IMU non è applicabile. Tuttavia, per gli immobili non destinati a residenza principale, le conseguenze potrebbero essere notevoli. Per esempio, l’aumento della rendita catastale potrebbe far lievitare la TARI, che viene calcolata sulla base della superficie catastale, aumentando così il carico fiscale per i proprietari.
Per le seconde case, l’impatto sarà più diretto e tangibile, con un incremento della tassazione sulle proprietà. Un immobile di classe intermedia, ad esempio, potrebbe far aumentare l’IMU da circa 2.000 euro a oltre 2.700 euro, qualora ci sia stato un salto di due classi catastali. Secondo le stime, circa un milione e mezzo di immobili potrebbero essere interessati da questi aggiornamenti, ma sarà necessario attendere le dichiarazioni dei redditi dei prossimi anni per avere dati più precisi e concreti sui contribuenti coinvolti.