Architettura

Il nuovo Campus dell’Università Bocconi

Nel lontano 2012 si aggiudicarono il concorso per il progetto del nuovo campus, indetto dall’Università Bocconi, gli architetti giapponesi Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa (SANAA). Il rinomato studio fondato nel 1995 con sede a Tokyo viene ricordato per importanti lavori come il Glass Pavillion (Toledo), l’edificio Christian Dior (Omotesando) e il museo del Louvre – Lens (Lens). A 7 anni di distanza si ultimeranno, a breve, gli ultimi ritocchi sulle facciate e nel centro sportivo.

L’edificio contemporaneo Bocconi

L’Università milanese è passata tra le “mani” di molti architetti famosi. Nel 1941 fu realizzato il primo nucleo del campus progettato da Giuseppe Pagano. Successivamente (1953) videro la luce il pensionato e le mense progettate da Giovanni Muzio che, lo stesso, progettò anche l’aula magna e la biblioteca (1962). L’edificio fu reso contemporaneo grazie all’ampliamento abitabile realizzato da Grafton Architects, un edificio che sembra fatto su misura per il posto in cui è locato.

Un campus a energia quasi zero

Più comunemente noti come NZEB, gli edifici ad elevata efficienza energetica stanno per invadere le città europee. Il progetto, quindi, è incentrato sul tema ormai frequente dell’impatto ambientale. La particolarità di questo edificio sta nella rivoluzione progettuale dell’utilizzo di sorgenti idriche sotterranee e dei pannelli solari che verranno installati sulla parte centrale. Per ridurre l’impiego di aerazione artificiale, l’edificio è stato predisposto ad assecondare la ventilazione naturale grazie agli ampi spazi aperti. Le grandi vetrate per metà opache e metà trasparenti agevoleranno l’isolamento termico dell’edificio interno.

Rendering del Campus. Ph: urbanfile.org

Il complesso visto dall’alto sembra essere un corpo sinuoso in grado di mescolarsi all’ambiente circostante. Il campus sarà aperto a tutti anche dal punto di vista architettonico: l’intenzione dei progettisti è stata quella di aprire il campus alla città introducendo ricorrenti portici e colonne che alzano gli edifici sovrastanti. Queste scelte stilistiche ricordano vagamente i patios spagnoli ma con un tocco di modernità.

Rendering con vista dall’alto. Ph. milanotoday.it

130 milioni di euro per il campus

Per il complesso saranno investiti 130 milioni di euro che serviranno per realizzare nuove residenze per studenti, un centro sportivo dotato di palestre, un anello running e una piscina olimpica coperta. Oltre questi ovviamente un parco pubblico di oltre 1500 metri quadrati accessibile a tutti. Nel frattempo, vedranno presto la luce la nuova sede della SDA che è composta da edifici Master, Executive and Office.

Modellino del Campus. Ph: archiportale.com

Dunque potremmo vedere, a breve, studenti e professori passeggiare nei cortili del nuovo Campus, ricordandoci del celebre dipinto “La scuola di Atene” rivisitato in chiave moderna.

Published by
Gianluigi Filippo