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Il Padiglione dell’Austria a Expo Milano 2015: “Respira.Austria”

Il Padiglione dell’Austria riproduce il microclima di un bosco austriaco. Ai visitatori è proposta l’esplorazione di uno spazio che, in assenza di climatizzazione, sarà raffreddato dal naturale effetto rinfrescante della evapotraspirazione delle piante.

Padiglione Austria Milano Expo 2015, Credits: stile.it

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Il Padiglione dell’Austria a Expo Milano 2015 è il risultato di un concorso dell’Unione Europea, che ha visto come vinvitore il Prof. Klaus K. Loenhart, con la sua idea dal titolo “breathe.austria”(respira.austria), alla guida del team interdisciplinare Terrain composto da rappresentanti del Politecnico di Gratz e dell’Università di Scienze Agrarie di Vienna. Il concetto base di questo Padiglione è “l’aria” come mezzo primario di sostentamento. L’intera area espositiva è immersa in un contesto di alberi autoctoni. Sarà dunque riprodotto un bosco austriaco che fornirà ben 62.5 Kg di ossigeno ogni ora, offrendo benessere ed eliminando CO2. L’area complessiva del padiglione è di 2.000 m2 , mentre l’area che comprende il “bosco” ha un estensione di 560 m2.

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Il bosco comprende 60 alberi, alti fino a 12 metri. Ci sono tante varietà di specie vegetali, dai semplici muschi, ai cespugli, fino ad arrivare ad alberi molto alti. I più alti superano gran parte degli altri Padiglioni, regalandoci un bell’effetto scenico anche da lontano. Questa folta vegetazione porterà numerosi vantaggi ai visitatori che potranno godere, soprattutto in estate, della frescura creata dagli alberi. Inoltre grazie all’evapotraspirazione del terreno boschivo, in quest’area si percepisce una temperatura più bassa di 5 °C rispetto all’esterno.

Particolare attenzione è stata rivolta anche all’efficienza energetica, utilizzando le innovative “ celle solari a colorante”, sistema sviluppato e brevettato dal Prof. Michael Grätzel, nel quale la luce viene trasformata in corrente mediante una sostanza colorante simile alla clorofilla. Questa tipologia innovativa di cella, riesce a sfruttare anche l’illuminazione più debole, quindi anche la luce notturna del padiglione sarà sfruttata per produrre energia. Questo nuovo sistema viene realizzato dall’azienda SFL  technologies, di cui Mario J. Müller è direttore del reparto tecnico, e ci spiega: “Le celle solari a colorante rappresentano una tecnologia a vetro assolutamente innovativa a livello mondiale. Basandosi sul principio della fotosintesi, la luce viene trasformata in energia elettrica”.

Si è riservata grande attenzione anche all’aspetto dell’illuminazione del Padiglione. Infatti, sebbene la mattina si sfrutti la luce naturale che ben illumina la struttura aperta del Padiglione, di sera si utilizzeranno luci a led a bassissimo consumo, e con un ottima potenza(120 Lumen/Watt).

Header Image Credits: stile.it, Luca Quarato