Catanzaro è una città sospesa “tra il mare e la montagna” ed è caratterizzata da tanti ponti e viadotti, ma questo è il più famoso.
La Calabria è una regione molto affascinante dal punto di vista geologico e geomorfologico, in quanto molte zone sono caratterizzate da valli intervallate da colline e montagne molto ripide. Queste caratteristiche, senza dimenticarci dell’elevato rischio sismico, soprattutto nelle zone di Reggio Calabria e Catanzaro, hanno messo a dura prova gli ingegneri per quanto riguarda le infrastrutture.
Catanzaro, per esempio, è una città che si sviluppa dal mare fino alle ripide colline circostanti, e l’unico modo per arrivare in città è attraverso una serie di ponti e viadotti. Ma il più famoso, sia per la sua imponenza che per il suo fascino, è il Ponte Bisantis di Catanzaro, che è anche conosciuto anche come Ponte Morandi. Esatto, lo stesso che ha progettato il ponte di Genova.
E’ stato inaugurato nel 1962, ed è stato il ponte ad arco in calcestruzzo armato più alto del mondo all’epoca. È diventato rapidamente il simbolo della città, ed è uno di quegli elementi iconici che rendono la Calabria unica.
Ma non è solo un ponte. Purtroppo, è avvolto da misteri e leggende che lo rendono ancora più affascinante per certi versi, ma molto triste ed inquietanti per altri. Purtroppo, nonostante sia un ponte sicuro dal punto di vista pedonale, è conosciuto anche per il gran numero di suicidi.
Allora, parliamo un po’ dei dati tecnici. Questo ponte è stato progettato da Morandi e costruito dalla So.Ge.Ne di Roma. Ci sono voluti solo tre anni di lavori per completarlo! E vi dirò, l’inaugurazione è stata una grande cosa, con un’enorme prova di carico. E le caratteristiche del ponte vi lasceranno a bocca aperta. per esempio, l’ampiezza dell’arco è di 231 metri, mentre l’altezza dal fondo valle è di 110 metri (quasi come un grattacielo); la lunghezza della sede stradale, invece, è di 468,45 metri.
L’arco è davvero particolare, composto da due semiarchi indipendenti e ha una struttura scatolare che è larga 10,5 m in cima e 25 m alla base. La centina del ponte, che è una struttura provvisoria, era la più grande al mondo a suo tempo: alta 120 m e costruita con 450 km di tubi d’acciaio! E può resistere a venti che superano i 140 km/h. Ma non è solo questo che rende il ponte unico. Infatti, quando è stato inaugurato, il Ponte Bisantis ha preso il titolo di ponte in calcestruzzo armato più alto del mondo e, ora, è il secondo più alto in Europa.
Ora, passiamo a una parte un po’ più oscura. Il Ponte Bisantis è il successore del Ponte di Siano, noto per eventi tragici e misteriosi. Nel 1936, sotto il vecchio ponte, è stato trovato il corpo di Giuseppe Veraldi, un ragazzo di 19 anni. All’inizio, tutti pensavano fosse un suicidio, ma le cose si sono complicate. Poi, nel 1939, una ragazza di 17 anni, Maria Talarico, mentre attraversava il ponte, è caduta in trance e ha detto di essere posseduta dallo spirito di Veraldi. Durante la trance, ha sostenuto che Giuseppe non si era suicidato, ma era stato ucciso dai suoi amici. La ragazza, successivamente, ha ricreato la posizione in cui era stato trovato il corpo! Questo ha portato a una riapertura delle indagini, che hanno confermato l’ipotesi dell’omicidio.
Purtroppo, in tempi odierni, nonostante i tentativi di sicurezza, il ponte ha ereditato una fama un po’ sinistra. È stato teatro di numerosi suicidi nel corso degli anni, e le leggende dicono che le anime di coloro che si sono tolti la vita continuano a vagare lì. È un misto di meraviglia e inquietudine, che rende il Ponte Bisantis non solo un monumento ingegneristico, ma anche un luogo carico di fascino e mistero.