Ingegneria estrema: La Shangai Tower

La Shangai Tower è l’ultimo gioiello dell’ingegneria Cinese, progettato dallo studio Californiano Genser, è stato  inaugurato proprio quest’anno. L’edificio sorge nel quartiere di Pudong di Shangai. L’edificio prevede 128 piani di cui 5 sono interrati, con una superficie complessiva di 574.000 metri quadrati con un costo complessivo che si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari. E’ il secondo grattacielo più alto del mondo con un’altezza approssimativa di 632 metri, secondo solamente al Burj Khalifa di Dubai. La costruzione sarà fornita interamente di uffici, negozi, un centro commerciale e l’hotel Jin Jiang, posto tra l’84° e il 110° piano, è l’hotel più alto del mondo. Dunque una città verticale, dove c’è tutto quello che serve per essere autosufficienti. Inoltre, gli spostamenti da un piano all’altro non sono affatto un problema poiché  il grattacielo è fornito dell’ascensore più veloce del mondo, in grado di raggiungere i 66 km/h cioè 18 m/s, una velocità straordinaria che ridurrà notevolmente i tempi di salita e discesa.

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Analizzando la struttura partendo dalle fondazioni, i numeri sono da capogiro: gli ingegneri hanno predisposto circa 1000 pali nel sottosuolo che toccano profondità superiori agli 80 metri, e successivamente gettato imponenti quantità di calcestruzzo per realizzare uno zoccolo di 20 m di spessore che servirà come ancoraggio all’edificio principale. Questa scelta progettuale è volta oltre che a rinforzare la resistenza sismica delle fondazioni, anche a prevenire uno sprofondamento dell’edificio. Infatti una struttura cosi pesante che sorge su un terreno morbido e argilloso come quello di Shangai, poiché vicino al delta del fiume Yangtze, ha un rischio più elevato di sprofondare. Per il completamento del getto di fondazione, in una sola volta, hanno utilizzato 450 autobetoniere, 8 stazioni di pompaggio senza sosta per 63 ore.

Dal punto di vista strutturale, il grattacielo presenta una struttura stratificata di nove volumi cilindrici che sono racchiusi in due strati di vetro, uno interno e l’altro esterno che possono variare da pochi centimetri a una decina di metri, spazio usato come sky garden e non solo. Infatti questa scelta progettuale è volta a migliorare l’aspetto energetico dell’edificio, creando un grande strato di isolamento in grado di abbattere i costi di condizionamento interno. Secondo le stime dello studio Gensler, questo permetterà all’edificio di risparmiare 2,5 milioni di dollari in bollette annue. Ancora sull’aspetto energetico, possiamo dire che sebbene la maggior parte dell’energia dell’edificio è fornita da sistemi tradizionali, sulla parte superiore della torre sono installate turbine eoliche in grado di garantire un notevole surplus di energia annua.

Altro aspetto molto importante è la resistenza al vento che l’edificio deve garantire. Per risolvere questo problema, i progettisti hanno studiato attentamente in galleria del vento la forma che doveva assumere la struttura. Il risultato è un edificio che si torce a spirale, di circa un grado per piano. In realtà, così concepita, la torre rallenta le correnti d’aria, che girano intorno all’edificio. In questo modo si interrompono i possibili vortici che, vista l’altezza vertiginosa del grattacielo, possono provocare sollecitazioni molto forti in caso di vento. Questo design particolare riduce del 24% circa l’azione dei carichi da vento sul grattacielo. In ogni caso, l’edificio è fornito di un sistema di smorzamento delle oscillazioni causate da vento e sisma formata da una grande massa composte da lastre di acciaio di diverse dimensioni per un peso totale di 1.000t. Un sistema del genere riduce notevolmente gli spostamenti che subisce l’edificio e senza di esso ai piani alti la vita quotidiana all’interno dell’edificio risulterebbe molto difficile.

Published by
Luca Quarato