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Inondazioni, crolli e morti | Il bilancio di fine estate è gravissimo: siamo di fronte ad una ecatombe

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Le infauste conseguenze di una frana (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

Negli ultimi giorni eventi catastrofici come inondazioni, frane e maltempo intenso hanno interessato vaste zone d’Italia. 

Una vasta perturbazione atmosferica può avere effetti importanti sulla quotidianità delle persone e sulle infrastrutture. Quando fenomeni di questo genere si manifestano con particolare intensità, possono verificarsi situazioni di emergenza che coinvolgono intere regioni. Gli eventi atmosferici estremi, come forti piogge e temporali, sono spesso accompagnati da allerte meteorologiche, emesse per avvisare la popolazione e permettere alle autorità di predisporre le misure necessarie a garantire la sicurezza.

Le previsioni meteo, specialmente quando segnalano condizioni critiche, sono fondamentali per prevenire incidenti o disagi più gravi. In Italia, la Protezione Civile emette bollettini di allerta in base alla gravità delle condizioni meteorologiche previste, utilizzando una scala cromatica che va dal giallo all’arancione fino al rosso, a seconda del livello di rischio. Questi bollettini rappresentano un segnale d’allarme per la popolazione, che viene così informata su eventuali situazioni di pericolo e invitata a prestare attenzione.

Le allerte meteo non solo preparano le persone a reagire in modo tempestivo, ma consentono anche di mettere in atto piani di emergenza. I disagi causati da nubifragi, grandinate o forti venti possono coinvolgere ampi settori, come i trasporti, l’energia elettrica o la gestione delle acque. In particolare, le esondazioni di fiumi e torrenti rappresentano una delle principali cause di danni durante fenomeni meteorologici intensi, poiché possono provocare allagamenti e mettere a rischio interi territori.

Le condizioni atmosferiche avverse hanno spesso un impatto anche sulle città, dove l’urbanizzazione può aumentare i rischi legati al deflusso delle acque piovane. In queste situazioni, i centri urbani e le aree limitrofe possono subire inondazioni che compromettono le attività quotidiane e la mobilità.

L’arrivo della perturbazione

Nel corso della mattinata del 5 settembre, una vasta perturbazione di origine Atlantica ha colpito duramente l’Italia, portando con sé forti rovesci, temporali intensi e venti impetuosi. Il sistema depressionario aveva già cominciato a manifestarsi nella serata del 4 settembre, con piogge sparse che, durante la notte, si sono intensificate fino a raggiungere la loro massima potenza nelle prime ore del mattino. Questo fronte meteorologico ha avuto un impatto significativo soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro-Nord, dove le piogge continue hanno saturato i terreni, portando a numerosi allagamenti.

Le regioni più colpite, come Lombardia, Liguria e Piemonte, hanno subito conseguenze particolarmente gravi. Le precipitazioni abbondanti hanno reso impraticabili numerose strade, interrompendo la circolazione veicolare e ferroviaria. Alcune zone urbane e rurali sono state isolate temporaneamente, e le autorità locali sono intervenute con evacuazioni mirate per salvaguardare la sicurezza dei residenti.

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Le terribili conseguenze di un’inondazione (Pixabay foto) – www.buildingcue.it

Situazione di emergenza in Veneto e Lombardia

Tra le regioni più colpite dal maltempo figura il Veneto, che è stato posto in allerta rossa, la più alta nella scala di allerta meteorologica. Le piogge torrenziali hanno interessato tutto il territorio veneto, con particolari criticità nelle zone montane e pedemontane, dove la combinazione di terreni scoscesi e precipitazioni incessanti ha innescato frane e smottamenti. Le città principali, come Venezia e Verona, hanno visto le loro vie inondate, e molti comuni hanno richiesto l’intervento della Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza.

In Lombardia, la situazione è diventata altrettanto critica con l’esondazione del fiume Seveso a Milano, un evento che ha provocato notevoli disagi. Il fiume ha rotto gli argini nel primo pomeriggio, inondando interi quartieri e obbligando alla chiusura di alcune tratte della metropolitana, in particolare lungo la linea verde (M2), oltre a strade e vie di comunicazione principali. Il maltempo non ha risparmiato neanche il Piemonte, dove i torrenti, ingrossati dalle piogge incessanti, hanno esondato in diverse località, isolando alcune zone montane e causando danni alle infrastrutture, tra cui la caduta di alcuni ponti nelle valli alpine.