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Inquilini morosi | Questo proprietario di casa ha deciso di mettere in atto un comportamento duro: le ha rimosse tutte prima dell’inverno

Un condominio circolare (Pixabay)

Un condominio circolare (Pixabay FOTO) - www.buildingcue.it

Un provvedimento drastico: il proprietario si libera di tutte le inquiline morose poco prima della stagione invernale.

Gli inquilini sono persone che affittano una proprietà, come un appartamento o una casa, da un proprietario in cambio di un pagamento periodico, solitamente mensile. Il rapporto tra inquilino e proprietario è regolato da un contratto di locazione che specifica diritti e doveri di entrambe le parti.

In molti paesi, le leggi sulla locazione tutelano sia gli inquilini che i proprietari. Ad esempio, gli inquilini godono di diritti fondamentali come la protezione dagli sfratti arbitrari, mentre i proprietari hanno il diritto di ricevere il pagamento regolare dell’affitto e di mantenere la proprietà in buone condizioni. 

In caso di morosità, cioè quando l’inquilino non paga regolarmente l’affitto, i proprietari possono intraprendere azioni legali per recuperare i pagamenti o chiedere lo sfratto. Tuttavia, le procedure di sfratto possono variare da paese a paese e spesso prevedono tempi lunghi e complessi per garantire il rispetto dei diritti di entrambe le parti.

Le leggi, soprattutto in Europa e Nord America, prevedono anche una serie di tutele per gli inquilini, specialmente durante l’inverno, quando le condizioni climatiche rendono gli sfratti particolarmente delicati.

Una misura drastica per affrontare la morosità

Nel paese di Forbach, situato nella Mosella, un proprietario di casa ha deciso di adottare una soluzione radicale per gestire un inquilino moroso. Dopo anni di tentativi infruttuosi di riscuotere gli affitti arretrati, il proprietario ha scelto di rimuovere le finestre dell’abitazione in affitto, una mossa estrema e fuori dal comune. Questo gesto evidenzia fino a che punto alcuni proprietari sono disposti ad arrivare quando si trovano di fronte a inquilini che non rispettano i loro obblighi finanziari.

L’inquilino, in questo caso, non era una persona singola, ma un’associazione che si occupa di fornire soluzioni abitative a persone vulnerabili. Il vicepresidente dell’associazione ha affermato che la mancata corresponsione degli affitti era giustificata da promesse di riparazioni essenziali, mai realizzate dal proprietario. L’associazione ha quindi intrapreso un’azione legale, sostenendo che, nonostante le dichiarazioni del proprietario riguardo il tetto e il sistema di riscaldamento, le condizioni dell’abitazione non sono migliorate come concordato.

Cottage in Svezia (Pixabay foto)
Cottage in Svezia (Pixabay foto) – www.buildingcue.it

Tensioni legali e soluzioni alternative

La rimozione delle finestre, avvenuta l’8 luglio, è stata applicata a quasi tutte le stanze della casa, ad eccezione di quella occupata da un solo residente rimasto. Anche se non si tratta di uno sfratto forzato, questa azione è considerata una risposta creativa ma controversa alle difficoltà economiche. Gli esperti del settore immobiliare sottolineano come misure drastiche possano intensificare i conflitti e peggiorare ulteriormente il rapporto tra proprietari e inquilini, rischiando di complicare la situazione con conseguenze legali.

Dal punto di vista legale, la legge francese prevede procedure specifiche per affrontare la morosità, ma queste sono spesso lente e complesse. La rimozione delle finestre potrebbe esporre il proprietario a ulteriori azioni legali per violazione del contratto di locazione. La vicenda di Forbach sottolinea l’importanza di trovare soluzioni legali ed equilibrate, piuttosto che ricorrere a misure drastiche. Un dialogo aperto e la mediazione restano le strade migliori per evitare scontri che, alla lunga, possono essere costosi e dannosi per entrambe le parti coinvolte.