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ISEE 2025, c’è qualcosa che a molti sfugge | Bisogna inserire anche loro: chi non lo fa rischia grosso

Attestazione ISEE (Shutterstock)

Attestazione ISEE (Shutterstock foto) - www.buildingcue.it

Una nuova voce che dovrai assolutamente compilare. In caso contrario, le sanzioni saranno salatissime

L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) permette l’accesso a bonus e agevolazioni per tutti quei soggetti facenti parte di nuclei famigliari che si trovano ad affrontare una situazione di difficoltà. Il livello di misurazione dell’ISEE, che garantirà o meno l’erogazione di agevolazioni, appunto, si fonda sul livello economico del nucleo stesso, prendendo come voci di riferimento i redditi, le proprietà immobiliari e così via.

Il calcolo avverrà in base ai dati che vengono indicati all’interno della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e ha valenza fino al termine dell’anno in cui la Dichiarazione verrà presentata. L’Archivio Nazionale ISEE, invece, si occupa di mantenere tutti i dati, rendendoli disponibili nell’eventualità in cui gli Enti che erogano le prestazioni agevolate volessero procedere con accertamenti sull’effettività della situazione famigliare dichiarata.

Tra le prestazioni agevolate ricevibili mediante l’ISEE ci sono sconti sugli abbonamenti ai trasporti pubblici, sulle tasse universitarie, bonus sociali, ossia sconti sulle utenze della casa e prestazioni INPS come l’Assegno di Inclusione o l’Assegno Unico Universale.

Nello specifico esistono più tipologie di ISEE, variabili in base alla prestazione richiesta e che differiscono, generalmente, per la loro modalità di calcolo. Tra queste abbiamo l’ISEE Minorenni, che garantisce prestazioni a soggetti minorenni figli di genitori che non convivono, l’ISEE Università, che permette agevolazioni per l’accesso all’istruzione, e l’ISEE Sociosanitario, atto a garantire l’accesso alle prestazioni sociosanitarie per soggetti non autosufficienti o presentanti disabilità.

Cosa prevede il nuovo ISEE 2025

Novità importante per l’ISEE 2025. Esatto, perché a partire dall’anno corrente ciascun membro del nucleo familiare sarà tenuto a dichiarare anche i veicoli posseduti. La scelta è stata attuata per permettere la comprensione immediata dell’effettiva situazione patrimoniale famigliare di ogni soggetto. L’INPS ha stabilito gli stessi limiti già vigenti per percepire l’Assegno di Inclusione, vale a dire che tra i requisiti richiesti non devono esserci mezzi di trasporto privati appartenenti al nucleo famigliare che superino i 1.600 cc.

Il quadro FC6 all’interno della Dichiarazione ISEE è quello adibito all’inserimento dei dati del veicolo. In particolare bisognerà annotare il codice che corrisponde al veicolo posseduto – che nel caso dell’automobile, ad esempio, è A -, nonché la targa, che sono i due elementi obbligatori da inserire. Al contrario, non risulta necessario l’inserimento di dettagli quali la data di immatricolazione.

Automobili (Pexels)
Automobili (Pexels foto) – www.buildingcue.it

E se ci si dimentica di effettuare la dichiarazione?

Se questo aspetto dovesse sfuggire, le conseguenze non saranno di certo leggere. Innanzitutto i bonus e le agevolazioni che teoricamente l’ISEE dovrebbe garantire al cittadino verranno completamente annullate, ma c’è di più. La legge prevede sanzioni estremamente salate, pari ad oltre 25.000 euro, in aggiunta alla pena di reclusione fino a tre anni.

Per sistemare la situazione è necessario adoperarsi per la correzione dell’ISEE. Come funziona? Occorre ripresentare una DSU integrativa rettificandola, dichiarando perciò di aver commesso un errore materiale. Il tutto deve avvenire entro 10 giorni dal primo rilascio dell’attestazione ISEE.