La diga di Oroville sta crollando

Lo sappiamo benissimo noi ingegneri civili e tutto il mondo lo ha ormai capito: la diga è una delle opere più importanti e difficili da progettare e realizzare nel nostro ambito, poichè mette insieme tutte le nozioni che un ingegnere deve possedere. La diga è per questo un’opera civile fortemente impattante; se ci si mette anche madre natura contro, la situazione diventa davvero grave. Episodi di dighe crollate nel corso della storia ce ne sono stati diversi, sia per errori di costruzione che per catastrofi naturali, e il nostro territorio ha purtroppo conosciuto uno dei disastri più gravi nella storia dell’umanità, il crollo della diga del Vajont (Il Disastro del Vajont: la catastrofe costruita)

In questi giorni in America si stanno vivendo attimi di terrore, poichè la diga di Oroville sta letteralmente crollando. Questa diga che si trova in California con i suoi 230 m è la diga più alta degli Stati Uniti, costruita tra il 1962 e il 1968, superando di almeno 12 metri quella di Hoover. Nei giorni scorsi le forti piogge hanno indebolito il canale di scolo della struttura, la cui rottura potrebbe causare un rilascio incontrollato delle acque del lago di Oroville.

I problemi sono iniziati la scorsa settimana quando è stata trovata una grande crepa nello scarico principale della diga, che permette il deflusso delle acque in eccesso. Dopo che questo canale è stato chiuso è stato utilizzato per la prima volta da quando esiste la diga quello di emergenza, dove però è stata anche qui rilevata una crepa che si è man mano indebolita a causa delle forti piogge di questi giorni. Una situazione quindi più unica che rara.

La grande crepa che si è aperta nel canale di scarico principale.

Il governatore della California, Jerry Brown, ha quindi dichiarato lo stato di emergenza in tre contee nel nord dello Stato e circa 190mila persone sono state evacuate dalle zone interessate: lo stato di emergenza riguarda le contee di Butte, Sutter e Yuba e le città di Palermo, Gridley, Thermalito, South Oroville, Oroville Dam, Oroville East e Wyandotte. Da questo video possiamo capire la gravità della situazione.

Un’altra tempesta è prevista tra mercoledì e giovedì, anche se le autorità hanno rassicurato i cittadini di aver scongiurato il pericolo immediato di un guasto catastrofico. Infatti alcuni elicotteri stanno lanciando enormi sacchi di pietre per cercare di riparare la crepa, e alcuni mezzi per la raccolta dei rifiuti pieni di massi stanno anch’essi per svuotare il loro carico sulla valvola danneggiata. Il forte flusso d’acqua iniziale pare comunque essersi arrestato.

ansa.it

Di chi è la colpa? In situazioni straordinarie come questa è difficile, se non impossibile dirlo. Il nuovo governo Trump aveva appena annunciato un investimento di 1 trilione di dollari per il rafforzamento delle infrastrutture, e nella lista da 100 miliardi di dollari preparata dal governatore della California Brown non viene direttamente menzionata la diga di Oroville, cosa che può lasciar presagire che la diga era comunque in buono stato e non in pericolo.

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Aggiornamento 15/02

Sembra essere rientrato l’allarme, le autorità americane hanno concesso di tornare nelle loro abitazioni ai 200.000 residenti dell’area della diga che erano stati evacuati, mettendoli però in guardia sul fatto che devono tenersi pronti ad andarsene di nuovo se la situazione dovesse peggiorare.

 

Published by
Massimiliano Russo