Sabato 19 novembre è stata inaugurata a Trento la nuova biblioteca di Ateneo progettata da Renzo Piano Building Workshop, che sorge precisamente nel quartiere Le Albere; nella stessa area l’Archistar ha realizzato negli anni scorsi un’altra sua opera: il Muse, Museo delle Scienze dove l’Architetto non si è limitato come sempre sui temi riguardanti l’ambiente il risparmio energetico e l’uso dei materiali scegliendo l’uso soprattutto di materiali locali. Un’ottima notizia per la città di Trento che è anche candidata a città della cultura per il 2018.
Il lavoro complessivo è durato due anni; il complesso è imponente, si sviluppa su sette livelli oltre al parcheggio e al deposito che sono interrati. I materiali usati sono acciaio vetro e bambù. Ebbene si, il bambù materiale ecologico e molto resistente è stato scelto per gli scaffali, le scalinate. Il progetto originario era finalizzato alla costruzione di un centro congressi, poi la sfida è stata reinventare il tutto come libreria di ateneo e il risultato finale è davvero notevole.
Il complesso si sviluppa per una superficie complessiva di 6.572 metri quadri, capace di ospitare più di 500 persone tra utenti e addetti. Ha al suo interno ben 10.000 metri lineari di scaffali.
È previsto un deposito al primo piano interrato che un estensione di 1.791 metri quadri, dove sono custoditi molti dei libri pronti ad essere consultati su richiesta e dove è presente una piccola area di consultazione soprattutto rivolta ai volumi di particolare pregio non ammessi al prestito; il secondo piano interrato è stato dedicato ai parcheggi.
Passando al primo piano con un area di 654 metri quadri troviamo un’aula didattica multimediale con scaffali per la consultazione e alcuni degli uffici della Biblioteca, mentre al secondo piano (1.103 metri quadri), sono presenti numerose a aree dedicate allo studio. Passando al terzo piano (918 metri quadri), si può notare la presenza di due ampi spazi per la consultazione. Il quarto piano (678 metri quadri) è stato studiato per accogliere alcune collezioni con due aree studio.
Le due parti dell’edificio sono collegate da una passerella di grande effetto scenico soprattutto per chi guarda il complesso dall’esterno. Il quinto piano (441 metri quadri) ha copertura in vetro, con scaffalature ma senza postazioni studio. Come è solito porre attenzione sugli aspetti ambientali, anche in questo caso non è stato tralasciato questo aspetto; infatti sul tetto, anch’esso di cristallo, sono stati installati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Sostenibilità e scelte green sono scelte progettuali che non mancano sicuramente in questo progetto come già detto prima. Infatti oltre alle soluzioni prima descritte, la Biblioteca per favorire la mobilità di studenti e dipendenti è stata attrezzata con una stazione per la ricarica dei veicoli elettrici. È inoltre presente un sistema di raccolta dall’acqua piovana riutilizzandola per i servizi interni e anche per utilizzarla per gli impianti di irrigazione. Sorprese anche dal punto di vista del riscaldamento, che sarà a trigenerazione per produrre nello stesso tempo energia elettrica, calore e energia frigorifera per la climatizzazione.