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La rigidità dinamica per gli isolanti: cos’è e a cosa serve

Gli isolanti in edilizia sono molto importanti sia per quanto riguarda l’isolamento termico ma anche per l’isolamento acustico. In questo articolo ci soffermeremo su un concetto che viene usato per lo più per quantificare la capacità fonoisolante di un materiale posto in un solaio. Innanzitutto definiamo un concetto fondamentale che è il comfort acustico; può essere definito come la condizione in cui un soggetto non sia disturbato nella sua attività dalla presenza di altri suoni/rumori e non subisca danni all’apparato uditivo provocati da una esposizione a fonti di rumore. E’ compito del progettista assicurare il massimo comfort acustico, da progettare e pensare già durante la fase progettuale, costruttiva e di esercizio di un edificio isolandolo dai rumori esterni, ma assicurando l’isolamento anche degli ambienti interni della stessa abitazione.

In questo contesto la rigidità dinamica assume un ruolo fondamentale. Questo parametro come abbiamo già accennato prima si usa per misurare il grado di isolamento acustico al calpestio per i solai flottanti come viene spiegato nella UNI EN ISO 29052-1 1993. Sostanzialmente la rigidità dinamica esprime la capacità di deformazione di un prodotto isolante che è soggetto ad una sollecitazione dinamica. E’ un parametro che racchiude le proprietà elastiche e di smorzamento del materiale, e in forma analitica essa è espressa come il rapporto tra la pressione dinamica esercitata sul materiale e la variazione dinamica dello spessore del materiale. La rigidità dinamica per unità di superficie viene espressa in MN/m3. Quindi questo parametro ci indica la capacità di un materiale di smorzare le vibrazioni causate da un rumore impattivo come per esempio è quello da calpestio. L’attenuazione acustica quindi è tanto maggiore quanto più bassa è la rigidità dinamica. Quindi se si pensa all’applicazione di questo materiale all’interno di un pacchetto isolante questo dato deve essere assolutamente prioritario;

Per i solai che comunemente vengono utilizzati in Italia, come quelli in laterocemento con massetto di supporto i valori di rigidità del materiale smorzante sono compresi all’incirca tra i 10 e 60 MN/m3, mentre se il materiale possiede una rigidità maggiore di 60 allora dovremo prendere in considerazione l’utilizzo di massetti molto pesanti; se invece il valore è sotto a 10 bisognerà predisporre la messa in opera di massetti armati o fibro rinforzati poiché avremo a che fare con un materiale molto soffice.

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Luca Quarato