Urbanistica

La riqualificazione degli ex cantieri Tosi di Taranto per i Giochi del Mediterraneo 2025

di Lucia Garzone

La città di Taranto è stata negli ultimi anni teatro di polemiche e dibattiti, legati soprattutto alla crisi del polo siderurgico e alle conseguenze che ne sono scaturite. Queste vicende hanno prodotto effetti negativi sulla cittadinanza e su tutto il territorio, oltre ad una svalutazione del potenziale di questa zona, sia economico, sia storico e culturale. L’esempio più famoso è ovviamente quello dell’ILVA, il maggior complesso di produzione di acciaio d’Europa, che da decenni incombe sulla città ma che forse non spaventerà più grazie alla gigantesca copertura che presto verrà realizzata.

Taranto vuole tornare alla luce, e lo fa a partire dalla Legge Regionale n.2 del 25 gennaio 2018 (“Indirizzi per lo sviluppo, la sostenibilità ambientale e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto”), da cui nasce l’idea della candidatura ai Giochi del Mediterraneo del 2025. Ad oggi la candidatura è stata accettata, ma la città possiede le infrastrutture adatte ad ospitare tale manifestazione?

La proposta di riqualificazione

Questo è ciò che si chiede l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore alla urbanistica – edilità, mobilità e piani strategici del Comune di Taranto, Ubaldo Occhinegro. Egli individua l’area dei Cantieri Tosi come “uno degli scenari ideali, perché affacciato sul Mar Piccolo, perché a stretto contatto con l’acqua, perché prospiciente la città e quindi fonte privilegiata di osservazione della città”. La proposta di riqualificazione dell’area arriva dal Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura del Politecnico di Bari: sessanta studenti, sotto la guida del Prof. Arch. Giuseppe Fallacara e del suo gruppo di ricerca New Fundamentals Research Group, si sono impegnati nella progettazione di un polo del mare che rilanci l’economia e lo sviluppo della città. Nel programma è stato coinvolto anche l’architetto di fama internazionale Shajay Bhooshan, Senior Associate Zaha Hadid e direttore del gruppo di ricerca CODE.

Il progetto principale

È nato così il progetto “Spazi Green-Tosi”, che si pone come obiettivo non solo la valorizzazione e la rifunzionalizzazione dell’area degli ex cantieri navali, ma anche il mantenimento delle strutture principali.

spazigreen-tosi.it

Importante è il collegamento infrastrutturale, riprogettato nel rispetto del Piano Urbanistico della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Taranto. Si prevede la sostituzione dell’attuale stazione Nasisi, oggi in stato di abbandono, con un edificio che sia non solo il nuovo capolinea della tratta ferroviaria Bari-Taranto, ma serva anche da collegamento con itinerari turistici, agevolando la mobilità ciclo-pedonale con nuovi percorsi sostenibili e parcheggi “green”, attrezzati anche per la sosta di auto elettriche. Lo storico edificio della Sala Tracciati è stato pensato come un nuovo museo del mare, il TAMS (Taranto Museum of the Sea). Attualmente lo stabile verte in stato di inutilizzo, si è considerata dunque una riqualificazione non soltanto architettonica, bensì sociale dello stesso.

Anche uno Stadio del Nuoto e una Fiera del Mare

In vista della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo si è optato per trasformare la zona in cui sorgevano le officine navali dei cantieri in un nuovo Stadio del Nuoto, rendendolo il più grande del Sud Italia. In aggiunta, si prevede un percorso per praticare kayak, che corra lungo tutto il perimetro dell’area da riqualificare. È stato concepito persino un Polo Medicina del Lavoro, con la funzione di centro medico e di ricerca, affiancato da una struttura residenziale che cinge una corte interna destinata a spazio pubblico. Esso si caratterizza per la sua forma pluri-cuspidale e per il contrasto compositivo tra le coperture in pietra e i prospetti costituiti da facciate continue in vetro e acciaio.

Le proposte progettuali, a partire dall’alto a sinistra: la nuova stazione Nasisi, il TAMS, il nuovo Stadio del Nuoto. Sotto: l’area parking, il Polo Medicina del Lavoro e Residenziale, la Fiera del Mare, il waterfront. PH: www.spazigreen-tosi.it

Ad est dell’area di progetto si prospetta una Fiera del Mare, strutturata come una galleria che include al suo interno padiglioni regolari in vetro e acciaio, i quali ospitano percorsi pedonali e servizi. Tale installazione funge inoltre da collegamento con gli spazi verdi predisposti sull’affaccio del mare.

La riqualificazione del lungomare

Il waterfront, costituito dai moli, viene riconvertito con zone relax ad andamento lineare, senza perdere la funzione di attracco per piccole e medie imbarcazioni; le imponenti gru navali vanno ad assumere molteplici funzioni, tra cui una di parco acquatico e una di “bosco verticale”. Infine, sulla darsena, è stata ideata un’architettura che vada a rompere la superficie dell’acqua fin sotto il livello del mare, installando una specie di finestra sottomarina che permetta la visuale sullo scenario acquatico.

spazigreen-tosi.it

Il progetto è stato presentato in anteprima al Castello Aragonese di Taranto in occasione della Giornata Europea del Mare, tenutasi lo scorso 16 maggio, alla quale hanno partecipato le maggiori istituzioni della città. Ai fini della mostra, disponibile in maniera permanente presso la Fondazione Michelangioli, sono stati prodotti poster dimostrativi e plastici delle singole aree da riqualificare, realizzando le riproduzioni in scala dei complessi edilizi ed infrastrutturali mediante stampa 3D. L’approccio avanguardistico è stato ben accolto dai futuri architetti, i quali hanno creato anche un sito web, www.spazigreen-tosi.it, in cui presentano in dettaglio le loro proposte, affiancando planimetrie e render a contenuti multimediali esplicativi.

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