L’Empire State Building, edificio in stile art déco sito nel distretto di Manhattan, è stato per ben quarantadue anni l’edificio più alto al mondo, fino al completamento della costruzione delle Twin Towers nel 1973. Dal 2011 l’edificio è soggetto a importanti interventi di retrofit per ottenere importanti risultati in ambito di efficientamento energetico. Così il grattacielo più celebre del mondo mira ad ottenere un’altro importante traguardo, ovvero quello di essere riconosciuto come esempio di sostenibilità. Una svolta green per l’Empire State Building, ribattezzato dal Washington Post come l'”Empire State of Green”.
L’Empire State Building, sin dalla sua costruzione è stato il simbolo dello sviluppo di tecnologia, dell’immaginazione e dell’ambizione. Oggi l’obbiettivo è quello di mostrare al mondo intero che è possibile migliorare le prestazioni energetiche di un edificio anche se ha 90 anni di età. Il settore dell’edilizia infatti è uno dei settori più impattanti sul’ambiente per via delle emissioni di gas serra, del consumo di energia, dell’estrazione di materie prime e del consumo di acqua. Negli ultimi dieci anni l’Empire State Building è stato oggetto di un programma di restauro da 550 milioni di dollari. La società di Facility Management del grattacielo ha collaborato con leader mondiali per implementare le tecnologie necessarie e far diventare l’edificio un’icona dell’efficienza energetica.
Gli interventi sullo “Skyscraper” di Manhattan hanno interessato prima di tutto il miglioramento dell’involucro e gli impianti di climatizzazione. Pannelli riflettenti sono posizionati dietro ai radiatori dei locali generalmente posti sul perimetro esterno, in modo tale da reindirizzare quella quota di calore che era dispersa verso l’esterno. I manutentori hanno smontato e restaurato le 6.514 finestre. I vetri sono rivestiti con pellicola che rende la finestra basso emissiva. Il vetrocamera è stato invece, riempito con gas isolante, consentendo di migliorare l’efficienza sul passaggio di calore e gestire il passaggio di luce naturale. Sistemi domotici consentono di gestire le condizioni ambientali interne. La sensoristica distribuita nei locali permette agli addetti di tenere sotto controllo le percentuali di anidride carbonica, la climatizzazione dei locali e l’illuminazione artificiale.
Gran parte dei corpi illuminanti sono stati sostituiti con apparecchi Led ad alta efficienza energetica e sono dimmerabili, in modo da avere l’illuminazione controllata e adattabile a seconda della luce naturale proveniente dall’esterno. Le nuove unità di trattamento aria consentono poi una migliore gestione della climatizzazione all’interno dell’edificio nei vari periodi dell’anno.
Il team incaricato del progetto di retrofit ha ottenuto grandi risultati nella riduzione di emissioni di CO2 negli edifici esistenti e questi risultati possono essere tranquillamente replicati in altri edifici in giro per il mondo. Nel 2011 l’Empire State building ha ricevuto la certificazione LEED Gold for Existing Buildings. Si tratta di uno dei pochi monumenti statunitensi di interesse storico nazionale ad aver ottenuto tale riconoscimento. I risultati ottenuti sono pubblicati sul sito dedicato al grattacielo: The Empire State Building. In Italia il GBGI ha pubblicato un Manifesto per un ambiente costruito sostenibile.