La Tour Montparnasse rifletterà la Tour Eiffel al contrario?
Alla notizia che la Tour Montparnasse di Parigi sarebbe stata completamente ristrutturata, molti francesi avranno tirato un enorme sospiro di sollievo. L’osservatorio panoramico della capitale infatti è da sempre indigesto alla popolazione, che vede l’enorme edificio costruito in fretta e furia negli anni ’70 come un coltello di cemento conficcato nel cuore della città. La Tour Montparnasse con i suoi 210 metri di altezza svetta prepotentemente tra gli antichi e bassi edifici del centro, e proprio la sua incoerenza urbanistica ha fatto molto discutere residenti e turisti che l’hanno definita la costruzione più brutta al mondo dopo il municipio di Boston.
Nel 2016 è stata lanciata una competizione internazionale per la sua ristrutturazione che ha visto la partecipazione di diversi studi di architettura da tutto il mondo. Tra questi spicca la proposta dello studio cinese MAD Architects, famoso in tutto il mondo per i suoi progetti strani e molto articolati: un edificio vetrato capace di riflettere la Tour Eiffel.
Un gioco di specchi
MAD Architects vuole trasformare l’enorme edificio monolitico nero in un’installazione artistica che riflette a testa in giù tutta la città. Per fare questo sfrutta i principi delle lenti: impostando ogni pannello di vetro della facciata con un angolo specifico, l’edificio diventa uno specchio a scala urbana. Le strade e i tetti degli edifici vicini appaiono come se fossero appesi nel cielo, mentre il cielo si riflette sulla parte inferiore dell’edificio, mescolandosi all’ambiente.
Una proposta che però non è valsa a MAD Architects la vittoria della competizione, che è invece andata ad AOM, un’equipe di architetti francesi riunitasi proprio per questo intervento. Anche se non dissimile dall’idea di MAD, il progetto vincitore affronta il problema della riqualificazione in maniera più semplice, con un edificio trasparente, luminoso ed ecologico, con terrazze green e un giardino pensile. Niente più colori scuri ma pannelli trasparenti, e soprattutto niente più amianto, utilizzato in alcuni locali tecnici al 15º, 42º, 57º e 58º piano e di cui è stata rivelata la presenza solo nel marzo 2005 con tantissime polemiche, che sarà completamente bonificato. (Ecco una soluzione ecologica per smaltirlo)
L’edificio sarà anche più alto: ai 210 metri attuali se ne aggiungeranno altri 18 per ospitare una serra agricola e dei pannelli fotovoltaici. “Quando abbiamo accettato la sfida di questa competizione emozionante, il nostro obiettivo era quello di rivelare la bellezza della Tour Montparnasse dall’interno e non dall’esterno“, spiega la squadra vincente. “Abbiamo raggiunto questo obiettivo incorporando usi radicalmente nuovi e realizzando una trasformazione sostenibile della facciata. L’obiettivo è quello di rendere la torre un’icona della rivoluzione energetica del XXI secolo.”
Completata nel 1973, la torre a 59 piani è stato l’ultimo grattacielo costruito nel centro di Parigi, un pugno nell’occhio da sempre odiato da tutti i parigini, che per scherzare dichiaravano che salire all’ultimo piano della Tour Montparnasse fosse l’esperienza più bella che si possa fare a Parigi perché “è l’unico posto da cui non la vedi“. Per svariati anni si è pensato anche di demolirla completamente, ma l’idea non è mai stata presa sul serio. Ecco che allora il suo restyling è la strada migliore da intraprendere, con i lavori che costeranno circa 300 milioni di euro e inizieranno nel 2019 per terminare entro il 2024, proprio in tempo per i Giochi Olimpici.