L’Agenzia delle Entrate non vuole che si sappia | Hanno appena svelato che le sue cartelle si possono annullare: tieni d’occhio questo dettaglio quando ti arrivano

Problemi con Agenzia delle Entrate (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it
Un aspetto spesso sottovalutato ma cruciale per i contribuenti è la corretta notifica delle cartelle esattoriali, ecco come funziona.
Le cartelle esattoriali rappresentano la modalità con cui lo Stato italiano richiede ai cittadini il pagamento di tributi, imposte, contributi o sanzioni non ancora saldate. Ricevere una di queste comunicazioni può essere fonte di preoccupazione, ma è fondamentale sapere che tali atti non sono infallibili e possono presentare errori o difetti formali che, in determinate circostanze, possono legittimare il contribuente a non effettuare il pagamento richiesto.
Un dettaglio spesso trascurato dai contribuenti, ma di fondamentale importanza, riguarda la regolarità della notifica della cartella esattoriale. La notifica è un passaggio cruciale del procedimento, in quanto ha lo scopo di garantire che il destinatario sia effettivamente informato della pretesa di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Proprio per questo motivo, una volta ricevuta una cartella esattoriale, è consigliabile esaminarla attentamente, magari con l’ausilio di un professionista, per verificare che la notifica sia avvenuta in modo conforme alla legge e senza errori procedurali.
È importante che i contribuenti siano consapevoli di questo aspetto, spesso non adeguatamente conosciuto, poiché la giurisprudenza tributaria è concorde nel ritenere che lo Stato non possa pretendere un pagamento, pur se dovuto, se prima non ha messo il cittadino nelle condizioni di conoscere correttamente la richiesta.
Vizi di notifica: un’arma a disposizione del contribuente
La giurisprudenza tributaria individua diversi tipi di vizi di notifica che possono invalidare una cartella esattoriale. Tra i più comuni figurano: Invio della cartella a un indirizzo errato o diverso dal domicilio fiscale del contribuente. Consegna della cartella a una persona non autorizzata a riceverla (ad esempio, un vicino di casa senza delega). Mancato rispetto della procedura per “irreperibilità”: quando l’atto viene depositato nella casa comunale senza che il cittadino ne riceva un avviso adeguato.
Assenza della relata di notifica: il documento che attesta le modalità e la data della consegna.
Notifica tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) non avvenuta correttamente.
Se si riscontra uno di questi vizi, la notifica è considerata giuridicamente inefficace, e di conseguenza la cartella esattoriale può essere impugnata per ottenerne l’annullamento.

Come agire in caso di notifica irregolare
Se un contribuente ritiene che la cartella esattoriale ricevuta presenti un vizio di notifica, ha il diritto di impugnare l’atto davanti alla Commissione Tributaria territorialmente competente. Il ricorso deve essere presentato entro 60 giorni dalla data di notifica o dalla conoscenza dell’atto.
Se il giudice tributario accerta l’esistenza del vizio di notifica e annulla la cartella, la riscossione non potrà proseguire sulla base di quell’atto specifico. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che l’annullamento per vizio di notifica non cancella automaticamente l’esistenza del debito sottostante (ad esempio, l’imposta non pagata).