Il Laktha Center è un complesso ad uso misto che sorge a San Pietroburgo e si affaccia nel cuore del Golfo di Finlandia. Il fulcro del progetto è rappresentato dal grattacielo omonimo, che con i suoi 462 metri è diventato ufficialmente il grattacielo più alto d’Europa secondo gli standard del CTBUH, aggiudicandosi il primato prima detenuto sempre dalla Russia con la Federation Tower di Mosca (10 modi per misurare l’altezza di un grattacielo). Il grattacielo vedrà presto insediarsi al proprio interno i giganti del gas di Gazprom, unico proprietario dell’intero complesso, che oltre all’imponente grattacielo destinato ad uffici comprende anche un impianto sportivo, un centro medico, un centro scientifico formativo per bambini, vari ristoranti e aree di esposizione, spazi panoramici e aree verdi.
Il Laktha Center è solo uno degli ultimi importanti progetti realizzati in Russia e in particolare a San Pietroburgo negli ultimi anni, tutti figli di una nuova corrente architettonica e urbanistica che ha nettamente tagliato i ponti con il passato. Il Laktha Center è quindi un progetto interessante sotto diversi aspetti, sia strutturali che architettonici: cerchiamo di analizzarli tutti, partendo ovviamente dalla base.
264 pali trivellati lunghi 65 metri e larghi 2 sorreggono il nucleo centrale in calcestruzzo armato, scaricando ognuno a terra un carico di circa 5000 tonnellate. La scelta di pali di tipo trivellato è stata dettata dalla presenza di un terreno incoerente che caratterizza tutto il sito, l’argilla del Vendiano tipica di questa parte del golfo di Finlandia e che si trova ad una profondità di circa 30 metri.
Per costruire un grattacielo da record c’è bisogno di fondazioni che non siano da meno; per questo è stata realizzata una platea inferiore alta 3,6 metri e per la quale sono stati utilizzati 19.624 metri cubi di calcestruzzo gettati in 49 ore consecutive, evento entrato a pieno titolo nel libro dei Guinness come gettata di calcestruzzo senza interruzione più grande del mondo. A completare la fondazione scatolare, divisa in 2 piani interrati, muri a diaframma perimetrali e una platea superiore spessa 2 metri, il tutto per una estensione di 5670 metri quadri.
Il Laktha Center di San Pietroburgo è una struttura mista acciaio-calcestruzzo. Il nucleo principale è una struttura circolare in calcestruzzo armato dalla quale partono travi principali in acciaio che si connettono alle colonne perimetrali realizzate da scatolari in acciaio di sezione 1,5×1,5 metri e rivestite di calcestruzzo ad alta resistenza alla compressione.
Questa soluzione permette di avere ampi solai delimitati esternamente da 2 travi di bordo e sorretti internamente da un’orditura secondaria perpendicolare alle travi principali forate per permettere il passaggio degli impianti, il tutto a formare una gabbia di 189.000 pezzi tra strutture metalliche e travi di solaio.
Le colonne hanno un’inclinazione di 2,89° per permettere alla gabbia esterna di ottenere una forma a spirale e convergere in una guglia in sommità. Una soluzione esteticamente affascinante ma ingegneristicamente complicata, poiché dalla pianta pentaedrica si ergono 87 piani fuori terra che si rastremano verso l’alto fino a chiudersi e rendono ogni solaio diverso dal successivo di 3 gradi.
Un telaio di supporto in acciaio inossidabile per le vetrate abbraccia il grattacielo in diagonale circondandolo con un’inclinazione maggiore di quella data dalle mega colonne al fine di evidenziare la forma liscia della torre. La facciata interamente vetrata è formata da doppi vetri di 2,8×4,2 metri e dal peso di circa 740 kg per un totale di una superficie vetrata di 72,500 metri quadri: è la prima volta nel mondo che viene utilizzata una tale superficie di applicazione di vetri formati a freddo in un edificio a molti.
Lo spazio vuoto tra gli strati di vetratura della facciata fornisce al tempo stesso isolamento termico e ventilazione naturale che riduce i costi di riscaldamento e condizionamento dell’aria, permettendo di mantenere il calore in inverno e la freschezza in estate all’interno dell’edificio. Un ulteriore risparmio di energia è ottenuto sostituendo i dispositivi di riscaldamento convenzionali con radiatori ad infrarossi, mentre in alcune aree della torre verranno installati sensori che manterranno automaticamente una temperatura in base al numero di persone presenti nella stanza. Inoltre tutti gli edifici del complesso saranno dotati di sensori che regolano automaticamente l’illuminazione interna e gli impianti idraulici moderni, per ridurre il consumo di acqua del 15%.
Tante altre sono le tecnologie e le innovazioni utilizzate in questo grattacielo. Nella torre saranno utilizzati 34 ascensori ad alta velocità con tempo di attesa che nell’ora di punta non supererà i 30 secondi, mentre ogni ambiente sarà dotato di un sistema antincendio ad acqua nebulizzata che ridurrà considerevolmente le dimensioni delle gocce aumentandone la densità in una stanza. Pavimenti galleggianti ridurranno il rumore delle apparecchiature di ventilazione e condizionamento dell’aria, accumulatori di freddo potranno raccogliere fino a 1000 tonnellate di ghiaccio durante la notte per contrastare il riscaldamento diurno degli uffici. La torre possiederà inoltre anche un’illuminazione esterna intelligente: a sostegno del programma World Wide Fund for Nature l’illuminazione del Lakhta Center sarà progettata in modo da rendere l’edificio sicuro per gli uccelli soprattutto nei periodi di migrazione. Tutte queste tecnologie sono valse al Lakhta Center la pre certificazione Oro LEED.
C’era una volta il monumentalismo architettonico di epoca staliniana, una corrente urbanistica e architettonica dettata più dalla necessità di ricostruire le città russe dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che dal mero gusto estetico. I risultati più famosi di quel classicismo socialista sono certamente le Sette Sorelle, edifici in pieno stile elisabettiano e gotico che hanno dominato il paesaggio di Mosca nel decennio a stampo staliniano tra il 1947 e il 1957. Questi imponenti edifici sembrano ormai un lontano ricordo confrontati con i moderni e slanciati grattacieli che oggi dominano lo skyline di Mosca e SanPietroburgo: non è un caso infatti che la maggior parte dei grattacieli più alti d’Europa si trovino in Russia, ben 8 tra i primi 10. San Pietroburgo è una città orizzontale e con una forte tradizione architettonica.
Inizialmente il Lakhta Center doveva sorgere in un lotto fronteggiante la Cattedrale di Smolny, nel distretto centrale della metropoli federale di San Pietroburgo. Nel rispetto delle leggi urbanistiche tuttavia, che impongono che nuove edificazioni non diano punti di riferimento sullo sfondo del cielo con il paesaggio urbano storico all’interno di un raggio di 6 km di visibilità, si è deciso di spostare la costruzione nell’area suburbana affacciata sul Golfo di Finlandia. La nuova posizione di Lakhtra è lontana dal centro storico della città di oltre 9 km; in questa maniera senza competere con i tradizionali punti di riferimento della città il complesso di grattacieli moderni sarà un elemento di formazione della città e un richiamo di attrazione per un nuovo progetto di sviluppo e attività in un nuovo distretto in via di sviluppo della città.
Il Lakhtra Center è il simbolo di questa nuova fase architettonica grazie alla guglia solitaria che si erge nel paesaggio orizzontale. La forma a spirale dell’edificio simboleggia la forza dell’acqua, il flusso dello spazio, l’apertura e la leggerezza, mentre l’illuminazione dinamica e i riflessi delle superfici vetrate daranno luogo ad un edificio vivo, proprio come questa parte di San Pietroburgo.