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L’albero della vita di Expo Milano 2015: i dettagli costruttivi

L’albero della vita è una struttura che unisce sapientemente legno e acciaio formando quello che è diventato il simbolo di Expo Milano 2015

Albero della vita, Expo Milano 2015, Credits: 2.bp.blogspot.com

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Il sito in cui è posto l’Albero della vita, con i suoi 90 metri di diametro, rappresenta il più grande spazio aperto dedicato ai visitatori dell’Expo di Milano 2015. E’ posizionato alla fine del Cardo,uno dei due assi principali di Expo, proprio di fronte a Palazzo Italia. L’Albero della vita si trova all’interno di un bacino d’acqua, la Lake Arena, circondato da gradinate per circa 3.000 spettatori seduti, e tutto intorno una piazza di 28.000 metri quadri, capace di accogliere 20.000 perone. Una grande capienza che permetterà a migliaia di spettatori di ammirare numerosi spettacoli, tra cui giochi d’acqua e rappresentazioni pirotecniche. La struttura è stata concepita da Marco Balich, direttore artistico del Padiglione Italia. Fondamentale è stata la formazione del Consorzio Orgoglio Brescia, che ha permesso la realizzazione dell’opera. Wood Beton invece, con l’Ing. Giovanni Spatti, ha contribuito alla definizione dell’impostazione strutturale dell’opera.

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Soffermandoci proprio su quest’ultimo aspetto cerchiamo di analizzare il progetto più nel dettaglio. L’Albero della vita è una struttura alta 36 metri, costruita in legno lamellare di larice e acciaio. Vede una colonna centrale in acciaio cava, con una scala elicoidale posizionata al suo interno; questa soluzione ha permesso la risoluzione del problema di accesso in quota, così il personale potrà tranquillamente arrivare in cima alla colonna per svolgere attività di manutenzione e per posizionare tutto ciò che serve per lo svolgimento degli spettacoli. Attorno a tutta la lunghezza della colonna centrale, si sviluppa la ramificazione dell’albero, costruita in legno. La chioma, il fusto e la “gonna” inferiore dell’albero sono composti da elementi portanti in legno, senza alcun elemento in acciaio di sostegno diretto.

La colonna centrale oltre a facilitare l’accesso in quota del personale, è stata usata per costruire la struttura in legno esterna. Si doveva cercare un modo per portare la chioma dell’albero a più di 30 metri di altezza; così i progettisti hanno affiancato al tubo fisso in acciaio, uno mobile al quale sono state fissate le spire della chioma, per poi sollevare il tutto con l’aiuto di due argani. La chioma dell’Albero è stata collegata al tubo grazie all’utilizzo di 48 trefoli in acciaio armonico nella sua parte superiore, e 24 piastre d’acciaio nella parte inferiore.

Non di minore difficoltà è stata la produzione delle spire in legno lamellare per formare la ramificazione della struttura esterna dell’Albero della vita. Questa singolare chioma è formata da 24 spire, 12 destrorse e 12 sinistrorse. Ogni spira è composta da 19 conci, assemblati meccanicamente in cantiere. Per assicurare l’unione tra i vari elementi in legno, è stata utilizzata la resina epossidica, tecnologia che Wood Beton utilizza da tempo.