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L’architettura sostenibile si rifà il look | L’intelligenza Artificiale è il punto di partenza: grattacielo in cui convivono serenamente specie diverse

Il bosco verticale di Milano (Wikimedia Commons)

Il bosco verticale di Milano (Wikimedia Commons/Chris Barbalis FOTO) - www.buildingcue.it

Un approccio innovativo per creare spazi abitativi intelligenti e rispettosi dell’ambiente. L’architettura cambia aspetto.

L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando radicalmente il nostro modo di vivere e interagire con il mondo che ci circonda. Grazie alla capacità di elaborare enormi quantità di dati e di apprendere dai modelli, l’IA offre soluzioni innovative in vari settori, dall’industria alla salute, fino all’architettura e all’urbanistica.

Uno degli aspetti più interessanti dell’IA è la sua abilità di ottimizzare i processi di progettazione. Attraverso algoritmi avanzati, è possibile analizzare diversi fattori, come l’efficienza energetica, l’uso dei materiali e l’impatto ambientale. 

Un altro vantaggio dell’IA è la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti nel tempo. Gli edifici progettati con tecnologie intelligenti possono monitorare le loro prestazioni in tempo reale e apportare modifiche per migliorare l’efficienza.

L’IA promuove anche la collaborazione tra diverse discipline. Gli architetti, gli ingegneri e i pianificatori urbani possono lavorare insieme utilizzando strumenti intelligenti per progettare spazi che favoriscano la coesistenza di specie diverse, umane e non.

Un’architettura innovativa

Neri Oxman, con il suo progetto Eden Tower, propone un’idea avanguardistica di grattacielo che unisce tecnologia e natura in un ecosistema collaborativo. Questa visione architettonica è il risultato di un processo sperimentale simile a una coltura cellulare, dove l’edificio non è solo una struttura, ma un habitat vivente in cui coesistono abitanti umani e microrganismi. L’obiettivo è quello di andare oltre l’abbattimento dell’impronta ecologica: Oxman si chiede se sia possibile trasformare l’ecosistema circostante attraverso pratiche di riforestazione, purificazione dell’aria e incremento della biodiversità.

Il progetto si fonda sull’analisi multifattoriale delle caratteristiche ambientali del contesto in cui il grattacielo verrà realizzato. Eden Tower non è un semplice edificio, ma un’idea di architettura “ecologicamente programmata”, concepita per essere replicabile e adattabile a diversi ambienti. Questa innovazione architettonica si basa su modelli computazionali e design generativo, rendendo possibile una progettazione che massimizza il benessere di tutte le specie coinvolte, riducendo al contempo il consumo di risorse.

Illustrazione di Eden Tower (Neri Oxman)
Illustrazione di Eden Tower (Neri Oxman FOTO) – www.buildingcue.it

Integrazione tra habitat e infrastrutture

La forma dell’Eden Tower emerge da un processo di design generativo, utilizzando algoritmi e intelligenza artificiale per ottimizzare l’uso delle risorse e il benessere ecologico. Il grattacielo integra spazi abitativi con infrastrutture ecologiche, creando un ambiente che funziona in simbiosi con la natura. All’esterno, ecosistemi di prateria e foresta non solo abbelliscono l’architettura, ma gestiscono anche la regolazione termo-igrometrica e altri processi naturali vitali.

All’interno, gli spazi sono progettati per ospitare abitazioni e servizi, mentre le zone interstiziali sono dedicate all’approvvigionamento di risorse, come il legname da una giovane foresta, e favoriscono pratiche di foraggiamento e impollinazione attraverso prati fioriti. Questo approccio olistico non solo offre un’abitazione sostenibile, ma rappresenta anche un passo significativo verso un futuro in cui architettura e natura coesistono in armonia, creando un ambiente urbano più sano e resiliente.