L’asfalto che scioglie il ghiaccio
Nei paesi soggetti a grande nevicate durante la stagione invernale, spostarsi diventa un problema a causa delle strade ghiacciate e piene di neve; chiamare lo spazza neve o spargere il sale sulle strade è una soluzione efficace ma limitata nel tempo, se il tempo continua a peggiorare potrebbe non bastare. Perché allora non cercare una soluzione alternativa, magari eliminando il problema alla radice? Anche se le nevicate non si possono evitare (purtroppo o per fortuna) si può cercare di rendere speciale l’asfalto su cui la neve si va a posare. È questa l’idea che ha avuto Chris Tuan, professore di ingegneria civile dell’Università del Nebraska, che ha ideato un asfalto capace di sciogliere la neve non appena essa si posa sulla superficie. Tuan aveva già in mente questa speciale miscela da tempo, ma solo nello scorso dicembre è stato fatto un vero esperimento, quando i ricercatori hanno creato una superficie di 6 metri quadrati con questo asfalto magico fuori dallo studio del professore. Non appena la neve è arrivata, essa ha iniziato a ricoprire l’erba circostante questa area ed inizialmente anche l’area stessa contenente l’asfalto speciale. Ma con il passare dei minuti, la neve ha iniziato magicamente a scomparire dalla superficie, facendo presagire la positiva riuscita dell’esperimento.
Ma come riesce quest’asfalto a sciogliere la neve?
Alla miscela normalmente usata nelle strade che conosciamo sono stati aggiunti trucioli di acciaio e particelle di carbonio, che costituiscono solo il 20% di questa nuova miscela, quanto basta per rendere visibile la particolarità di questa aggiunta: questi ingredienti infatti sono capaci di condurre elettricità, e riescono a sciogliere il ghiaccio e la neve durante le tempeste invernali, lasciando la strada sicura al tatto. Per fare questo l’asfalto deve essere collegato ad una qualsiasi fonte di elettricità, e grazie alla conducibilità data dall’aggiunta dei nuovi elementi, l’asfalto riesce a generare calore che si propaga fino alla superficie della strada per scogliere la neve e il ghiaccio.
Ci sono anche altri vantaggi che può portare questo nuovo asfalto; può per esempio aiutare l’ambiente, andando a ridurre l’uso di sali e agenti chimici che vengono gettati sulle strade per evitare le ghiacciate. Inoltre il professor Tuan ha dimostrato che, andando a rimpiazzare il calcare e la sabbia normalmente usati nella miscela con un minerale chiamato magnetite, l’asfalto assume la capacità di schermare dalle onde elettromagnetiche come le radiofrequenze, il che secondo il professore, rende la miscela adatta per essere usata nell’industria anti spionaggio. “Ho costruito un piccolo edificio ricoperto da questa miscela, vicino al mio laboratorio” afferma Tuan “se qualcuno che è interessato alla mia invenzione prova ad andare dentro ad usare il cellulare, scoprirà che esso non avrà campo”
In realtà l’asfalto è stato già sperimentato nel lontano 2002, quando il Roca Spur Bridge, un piccolo ponte di 150 metri, è stato ricoperto da 52 lastre di asfalto, che ha svolto in maniera positiva il suo compito di sciogliere la neve per tutti questi anni. Il passo successivo da parte dei ricercatori è di estendere il progetto; infatti stanno aspettando il via libera della Federazione di Aviazione Americana, che potrebbe dare un responso positivo dopo rigidi test che si terranno a Marzo di quest’anno, per usare questa tecnologia negli aeroporti americani, soprattutto nelle zone nevralgiche come quelle vicino le aree ristoro, quelle per il servizio bagagli e quelle per i rifornimenti agli aerei.
Il prezzo di questo nuovo asfalto è superiore a quello normalmente presente in commercio: costerà infatti circa 300 euro al metro cubo rispetto ai 120 euro al metro cubo di quello tradizionale. Ma secondo Tuan investire sull’asfalto all’inizio, permetterà una resa nel tempo: “La potenza richiesta per sciogliere la neve presente sul Roca Spur Bridge durante 3 giorni di tempesta costa 250 euro, molto inferiore rispetto al costo di uno spargi sale nello stesso periodo di tempo”
E quando si tratta di innovazioni, noi ci crediamo.