Lavastoviglie, non metterci mai questo | Distruggi tutto e la tua salute va a farsi benedire
Se dopo il lavaggio le tue stoviglie risultano rovinate e compromesse, forse stai sbagliando qualcosa! Ecco quali non dovresti mai inserire
La lavastoviglie consente di risparmiare una fetta di tempo non indifferente, ottimizzando il lavoro di pulizia delle stoviglie che quotidianamente sporchiamo durante la preparazione dei pasti e i pasti stessi.
E’ uno degli elettrodomestici che è inevitabilmente entrato a far parte delle dotazioni ‘obbligate’ all’interno di ogni casa, un alleato senza il quale la pratica per cui è adibito richiederebbe ore e ore di lavoro e fatica.
Ogni lavastoviglie, specie quelle più contemporanee, possiede una serie di funzioni che garantiranno modalità dedicate in base alla tipologia di stoviglie che andremo ad inserire al suo interno. Se il principale consiglio da seguire è di dividere i vari pezzi in scomparti, in base alla loro categoria per ottimizzare il lavaggio, questo potrebbe spesso rivelarsi insufficiente.
Già, perché anche se siamo abituati ad inserire senza distinzione tutte le stoviglie sporche all’interno, ne esistono alcune che non sono propriamente adatte al passaggio in lavastoviglie. Ecco quali dovresti evitare di lavare nel tuo elettrodomestico.
Cosa non devi assolutamente fare
Il principale fattore da analizzare sono i materiali e le specifiche caratteristiche che ognuno di questi possiede. Ad esempio, per il trattamento del cristallo sarebbe necessario mostrare maggior prudenza e delicatezza, in quanto i bruschi movimenti della lavastoviglie e le temperature troppo elevate potrebbero andarli a rovinare o, nei casi più disfattistici, frantumare completamente. Per questo per gli oggetti più delicati, specie se vuoi prolungarne significativamente l’integrità e la funzionalità, il lavaggio a mano è l’opzione più consigliabile. Sventare la possibilità che le tue stoviglie riportino graffi o crepe significative è possibile anche garantendo un corretto processo di asciugatura; puoi impiegare un panno e tamponare delicatamente.
E non può mai mancare il ‘consiglio della nonna‘: gli utensili da cucina costituiti da materiali come legno e ghisa, ad esempio, possono essere trattati con oli naturali al fine di preservarne al meglio la forma e l’integrità. Perciò, assicurati sempre del prodotto che stai per inserire in lavatrice e se ti rendi conto di poter creare danni inserendo una stoviglia caratterizzata da un materiale molto cagionevole, magari lasciarla fuori e procedere direttamente con panni e spugnette può rivelarsi l’opzione più prudente. In caso contrario rischierai di comprometterne l’efficacia.
Le posate e le stoviglie non indicate per il lavaggio
Fanno parte di questa categoria indubbiamente le posate in argento, assolutamente incompatibili con la lavatrice. Sono già svariate decadi che la pratica di lavaggio di queste stoviglie avviene esclusivamente a mano; questo perché il contatto tra l’acqua estremamente calda e il detersivo troppo aggressivo finisce per ossidarle e non di garantir loro la lucentezza che ci si aspetterebbe. Piuttosto procurati un panno e passa i tuoi prodotti sotto l’acqua tiepida. Il discorso vale per i bicchieri di cristallo, estremamente delicati, da maneggiare per questo con estrema cura. La stessa cura che andrebbe applicata anche nel corso del trattamento e del lavaggio. A gravare in modo potenzialmente dannoso sulle stoviglie è, in particolare, la pressione esercitata dall’acqua, che combinata alle alte temperature e, qualora i prodotti siano stati disposti seguendo un’organizzazione non eccelsa, al contrasto con gli altri prodotti possono portare alla rottura. Anche in questo caso armati di panno morbido e passa i bicchieri sotto l’acqua tiepida; se necessario intervieni con un detersivo non estremamente aggressivo.
Anche le padelle rivestite, come quelle presentanti teflon, rientrano in questa lista. Ciò avviene perché possono danneggiarsi rapidamente a causa dei ripetuti lavaggi, data l’azione della temperatura dell’acqua e dei detergenti applicati. La superficie potrà presentare abrasioni, portando sia ad una riduzione nella funzionalità stretta della stoviglia, ma soprattutto all’usura del teflon, che se ingerito erroneamente può portare a gravi conseguenze. Niente detersivi abrasivi e niente elettrodomestico, dunque; meglio optare per una spugna morbida. Non sono esenti nemmeno gli utensili di legno; il materiale potrebbe gonfiarsi e deformarsi a causa dell’eccessiva quantità di umidità assorbita nel corso del lavaggio. Il che può portare a sviluppare crepe e rotture, non rendendo più le stoviglie performanti come in precedenza. Il lavaggio a mano è la scelta più prudente; al termine di questo, un trattamento a base di oli naturali garantirà una tenuta stabile ed efficace. E chiudiamo con le padelle in ghisa, suscettibili alla ruggine più di qualunque altra stoviglia. Il trucco della nonna dice di cospargerle con un filo d’olio, in modo da generare una sorta di superficie antiaderente, ma questo life hack viene letteralmente spazzato via nel giro di qualche minuto nel corso di un ciclo in lavastoviglie, portando alla comparsa di ruggine. Per evitare che ciò accada armati di una spugna non abrasiva e di acqua calda; come detergente naturale puoi usufruire di un pugnetto di sale grosso, che faciliterà la rimozione dello sporco ostinato. In questo modo potrai continuare a sfruttare le funzionalità delle tue stoviglie a pieno, senza andare incontro a potenziali rischi anche per la tua salute.