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Iniziati i lavori per The Line, città futuristica in Arabia Saudita

La città futuristica è già in costruzione. The Line pensata e voluta dal principe saudita Mohamed Bin Salman è presentata come un paradiso ecologico. Uno studio pubblicato su Nature ne ha analizzato pro e contro, e le conclusioni sembrano tutt’altro che positive.

Possiamo immaginarcela come due file di grattacieli alti 500 metri, più dell’Empire State Building di New York (381 metri), con uno spazio “aperto interlineare” ampio 200 metri. Un bel concentrato di mezzi di trasporto super tecnologici e luoghi di ritrovo comunitari; il tutto con una estensione di circa 170 km nel deserto: signore e signori questa è The Line.

La tecnologia e la nuova idea di abitare

The Line è una smart city verticale, un nuovo concetto urbano costruito nel deserto dell’Arabia Saudita. Quali sono le caratteristiche e la tecnologia di questo progetto?

Un’idea ambiziosa e futuristica, “The Line”: un nuovo tipo di città intelligente a sviluppo verticale, collocata nella regione nord-occidentale del paese, nella provincia di Tabuk, e dovrebbe essere costruita entro il 2030. Lo scopo del progetto è ridefinire il concetto di sviluppo urbano e delineare le norme progettuali per le nuove città del futuro. Gli scavi per la realizzazione delle fondazioni sembrano essere iniziati: le autorità saudite hanno infatti diffuso video celebrativi che mostrano i lavori di scavo.

L’idea alla base del progetto The Line è ridefinire lo sviluppo urbano e cambiare il modo in cui le città sono costruite e abitate. Da sempre, infatti, siamo abituati allo sviluppo piatto delle città, suddivise in aree più o meno ampie, che mescolano attività lavorative o ricreative, e aree verdi che garantiscono un adeguato livello di comfort ambientale. D’altra parte, nella nuova idea di città, questa ha una maggiore tendenza all’altezza, cioè si sviluppa in elevazione e non è più piatta. Questo cambio di quota si ripete poi in pianta, ma seguendo un percorso specifico, un percorso rettilineo.

Insomma cambia la forma sì ma anche il contenuto. Cambia il modo di vivere a cui siamo abituati, e da non trascurare, come l’ambiente circostante interagisce puntualmente con ogni parte della città, banalmente anche la distribuzione della luce solare, con gli spazi legati al progetto.

Il progetto “madre” NEOM

Il progetto da cui nasce The Line è più ampio; chiamato Neom ha una visione futura per un nuovo modello di vita, lavoro e sviluppo sostenibile. All’interno di questa idea ambiziosa, abbiamo diverse opportunità.

L’attuale progetto prevede una città di 9 milioni di abitanti su un’area di 34 chilometri quadrati. Estendendosi lungo la linea per circa 170 km, la direzione breve del sistema sarà pari a circa 200 m.

Gli spostamenti all’interno dell’area urbana possono essere effettuati a piedi, quindi considerate un tempo di percorrenza medio di circa 5 minuti, oppure con il treno ad alta velocità, che vi permetterà di raggiungere punti -to-point in tutta la città in circa 20 minuti.

Il concetto di non utilizzare veicoli aggiuntivi riduce al minimo l’inquinamento atmosferico, il rumore e i tempi di attesa causati dal traffico.

Le strutture e l’ambiziosa architettura, The Line

Lo studio della fattibilità del lavoro, non sembra essere problematico. Gli edifici attualmente in costruzione in altre parti del mondo hanno dimensioni e carattere molto più audaci. L’altezza dell’edificio non è eccessiva. Consideriamo che The Line ha un’altezza massima di 500 m, paragonabile all’altezza dell’Empire State Building, di nuovo preso a modello, il che non pregiudica la possibilità di utilizzare schemi strutturali canonici e tecniche costruttive già ampiamente “collaudate”.

Una particolarità riguardo la progettazione può essere la parte geotecnica, l’ingegneria di tutti i sistemi di fondazione che si estendono per 170 km. Sebbene si possa ritenere che vi sia una rottura tecnologica nello sviluppo delle strutture lungo la linea, le caratteristiche geotecniche di tutti i terreni di fondazione intersecanti rimangono rilevanti e esiste una valida possibilità di un’unica soluzione progettuale durante tutto lo sviluppo della città.

Dal punto di vista architettonico l’idea concettuale che da nell’occhio è ovviamente la sua forma particolare. Altamente influente nel complesso è lo sviluppo attorno alla “linea”. La facciata lungo il lato lungo della città, infatti, sarà ricoperta di specchi in modo che l’opera possa fondersi con il paesaggio in cui è immersa. Insomma una sorta di architettura organica che ben si sposi con l’ambiente e gli spazi in cui sorge e si radica.

Published by
Giuseppe Manzo