Le Colline della Scienza a Komatsu: tra architettura e paesaggio
Le quattro onde verdi che ricoprono gli spazi interni diventano un parco pubblico per la città.
Il Museo della Scienza, disegnato da Mari Ito/ UAO, sorge sul sito di un ex fabbrica a Komatsu, una città giapponese sviluppatasi come centro di produzione industriale, da cui nasce la volontà di sottolineare lo spirito dell’industria, invogliando i bambini e tutti i visitatori all’interesse verso le scienze applicate a questo settore.
Il complesso museale si compone di un teatro 3D a cupola, contenuto all’interno della collina artificiale nell’angolo nord-ovest, un centro di apprendimento scientifico, un centro di promozione industriale locale e un centro di incubazione.
I tetti delle Colline della Scienza di Komatsu, sono costituiti da quattro onde verdi che definiscono dolci colline su cui i visitatori possono passeggiare liberamente.
Obiettivo dei progettisti era infatti, quello di integrare architettura e paesaggio, definendo un edificio che potesse diventare anche un parco pubblico per la città. Questo è un notevole esempio di come l’architettura possa restituire all’uomo lo spazio verde sottratto attraverso l’edificazione.
I tetti verdi, oltre a definire spazi di elevata estetica sono estremamente funzionali. La presenza del manto vegetale influisce sul microclima del tetto riducendo la temperatura dello stesso durante il giorno in estate, e comportando una minore dispersione termica durante l’inverno. Inoltre il tetto verde consente di ridurre l’inquinamento acustico poiché il substrato di coltura costituisce una barriera alla propagazione delle onde sonore provenienti dall’esterno.
Il complesso è realizzato in gran parte in cemento armato a vista esternamente e internamente. L’utilizzo di questo materiale consente di definire la geometria curva del tetto che permette di convogliare l’acqua piovana in un serbatoio per l’impianto di irrigazione.
Di notte, lo spazio si trasforma in uno spettacolo di luci, attraverso centinaia di LED dotati di sensori che rilevano il vento e cambiano orientamento a seconda della sua direzione.
“L’intero edificio ha l’intenzione di essere in armonia con la scienza e di incoraggiare le varie scoperte scientifiche del visitatore nella pratica”, dice l’architetto Mari Ito.
Architetti: Mari Ito, UAO
Località: Komatsu, Ishikawa, Giappone
Area costruita: 6153 mq
Completamento: 2013
Fotografie: Daici Ano