Le quote condominiali vanno pagate per Legge | Non è ammesso pagamento diverso dal bonifico: le sanzioni sono pesantissime
Quote condominiali, si possono pagare in contanti? La normativa prevede un tracciamento con bonifico in alcune situazioni.
Gestire una casa comporta numerosi impegni, soprattutto quando si vive in condominio. Convivere con altre famiglie sotto lo stesso tetto richiede non solo rispetto reciproco, ma anche una condivisione di responsabilità per le gestione delle spese comuni.
Dalla manutenzione degli spazi condivisi all’installazione di nuovi impianti, le decisioni economiche che riguardano il condominio coinvolgono tutti i suoi abitanti, richiedendo momenti di discussione e confronto.
Uno degli aspetti più complessi riguarda le spese ordinarie e straordinarie. Queste ultime possono diventare costi imprevisti o interventi di emergenza. Ogni condomino contribuisce al mantenimento del condominio versando una quota che viene stabilita durante le assemblee condominiali.
Le assemblee sono fondamentali per garantire una gestione partecipata, in cui tutti possono esprimere le proprie opinioni e approvare le spese proposte. Per evitare incomprensioni o malintesi, è essenziale una figura di riferimento che si occupi della gestione delle spese comuni.
L’amministratore di condominio, come opera questa figura professionale
Questo compito è affidato all’amministratore condominiale, una figura professionale che ha il compito di organizzare e gestire ogni aspetto finanziario. L’amministratore è responsabile delle spese ordinarie e straordinarie. In più deve sempre ottenere l’approvazione dei condomini prima di procedere con pagamenti rilevanti.
Un elemento cruciale per una corretta gestione è la trasparenza. Negli ultimi anni, è cresciuta l’importanza di garantire una documentazione accurata su tutte le spese e verificabile dai condomini. Questo ha portato all’introduzione di misure precise, come l’obbligo di aprire un conto corrente condominiale su cui far confluire tutte le quote.
Pagamenti in contanti o con bonifico: cosa prevede la legge
Per garantire una maggiore trasparenza e prevenire abusi, l’articolo 1129 del Codice Civile ha stabilito l’obbligo per l’amministratore di aprire un conto corrente condominiale su cui devono confluire tutte le quote versate dai condomini. Questa misura è stata adottata per evitare gestioni poco chiare o scorrette, perché c’è l’obbligo per l’amministratore di tracciare ogni pagamento. Resta aperto un interrogativo che riguarda i condomini stessi: le quote condominiali devono essere versate solo tramite bonifico, oppure si può ancora pagare in contanti?
Nonostante la normativa imponga la tracciabilità dei pagamenti che avvengono con il conto corrente condominiale, la legge non prevede l’obbligo per i condomini di effettuare i versamenti in forma tracciabile. Ciò significa che, salvo diversa decisione dell’assemblea condominiale, è ancora possibile pagare le quote in contanti. Solo nel caso in cui il pagamento superi i 5.000 euro, la legge impone il ricorso al bonifico bancario, ma per importi inferiori il contante resta una modalità accettata.