Le scuole italiane cadano a pezzi | La situazione è catastrofica e l’allarme è stato lanciato: ‘Serve assolutamente manutenzione immediata’
La sicurezza nelle scuole italiane è a rischio, con edifici fatiscenti e interventi urgenti non più rimandabili.
La manutenzione delle scuole italiane è un tema cruciale, spesso trascurato per mancanza di fondi e programmazione. Molti edifici scolastici sono vecchi, non rispettano le normative antisismiche e presentano strutture degradate che mettono a rischio la sicurezza di studenti e personale.
Negli ultimi anni, le segnalazioni di crolli o danni strutturali sono aumentate, sottolineando l’urgenza di interventi di manutenzione straordinaria. Tuttavia, la burocrazia e i ritardi nei finanziamenti spesso rallentano o bloccano gli interventi necessari, peggiorando la situazione.
Una manutenzione scolastica adeguata non si limita a riparazioni occasionali, ma richiede un monitoraggio costante e preventivo delle condizioni degli edifici. Questo eviterebbe emergenze e garantirebbe ambienti sicuri e moderni, migliorando anche la qualità della vita scolastica.
Interventi tempestivi e ben pianificati potrebbero prevenire situazioni pericolose e risparmiare risorse nel lungo termine.
Crolli e carenze strutturali nelle scuole italiane
Negli ultimi anni, il numero di crolli nelle scuole italiane ha raggiunto livelli preoccupanti, con 69 episodi di cedimenti strutturali tra settembre 2023 e settembre 2024, un record rispetto agli ultimi sette anni. Questi incidenti si sono distribuiti in modo omogeneo tra Nord, Centro e Sud Italia, con il 40,5% dei casi avvenuti nelle regioni settentrionali, il 19% al Centro e il 40,5% al Sud e nelle Isole. Ciò che colpisce è che molti di questi crolli erano prevedibili, poiché preceduti da segnali di deterioramento non adeguatamente considerati.
Oltre ai crolli, la sicurezza degli edifici scolastici è compromessa dalla mancanza di certificati essenziali, come quello di agibilità (59,16%) e il certificato di prevenzione incendi (57,68%). Il 41,50% delle scuole non è mai stato sottoposto a collaudo statico, un passaggio cruciale per garantire la sicurezza strutturale. Considerando che oltre 17.000 edifici scolastici si trovano in aree a rischio sismico elevato, la mancanza di interventi adeguati diventa una minaccia non solo per l’integrità degli edifici, ma anche per la sicurezza di chi li frequenta.
Ritardi nei lavori e barriere architettoniche
Nonostante il XII Rapporto di Cittadinanzattiva evidenzi alcuni progressi nei lavori di adeguamento sismico, solo il 3% degli edifici scolastici ha beneficiato di interventi strutturali mirati. Inoltre, solo l’11,4% degli edifici è stato progettato secondo le recenti normative antisismiche, numeri decisamente bassi rispetto alle esigenze reali. Questo ritardo cronico nell’adeguamento delle scuole, soprattutto in un Paese sismicamente attivo come l’Italia, continua a esporre studenti e personale a rischi elevati.
A complicare ulteriormente il quadro, le scuole italiane affrontano anche problemi legati all’accessibilità. Le barriere architettoniche rappresentano un ostacolo per molti studenti con disabilità: solo il 40% degli edifici scolastici è accessibile. Nonostante i fondi previsti dal PNRR per migliorare l’accessibilità, gli interventi effettuati finora sono stati limitati e insufficienti, con solo l’11% delle scuole che ha intrapreso lavori specifici nell’ultimo anno. Garantire ambienti sicuri, inclusivi e accessibili dovrebbe essere una priorità per il sistema educativo italiano.