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Le scuole italiane cadano a pezzi | La situazione è catastrofica e l’allarme è stato lanciato: ‘Serve assolutamente manutenzione immediata’

Un'aula scolastica (Pixabay)

Un'aula scolastica (Pixabay FOTO) - www.buildingcue.it

La sicurezza nelle scuole italiane è a rischio, con edifici fatiscenti e interventi urgenti non più rimandabili.

La manutenzione delle scuole italiane è un tema cruciale, spesso trascurato per mancanza di fondi e programmazione. Molti edifici scolastici sono vecchi, non rispettano le normative antisismiche e presentano strutture degradate che mettono a rischio la sicurezza di studenti e personale.

Negli ultimi anni, le segnalazioni di crolli o danni strutturali sono aumentate, sottolineando l’urgenza di interventi di manutenzione straordinaria. Tuttavia, la burocrazia e i ritardi nei finanziamenti spesso rallentano o bloccano gli interventi necessari, peggiorando la situazione.

Una manutenzione scolastica adeguata non si limita a riparazioni occasionali, ma richiede un monitoraggio costante e preventivo delle condizioni degli edifici. Questo eviterebbe emergenze e garantirebbe ambienti sicuri e moderni, migliorando anche la qualità della vita scolastica.

Interventi tempestivi e ben pianificati potrebbero prevenire situazioni pericolose e risparmiare risorse nel lungo termine.

Crolli e carenze strutturali nelle scuole italiane

Negli ultimi anni, il numero di crolli nelle scuole italiane ha raggiunto livelli preoccupanti, con 69 episodi di cedimenti strutturali tra settembre 2023 e settembre 2024, un record rispetto agli ultimi sette anni. Questi incidenti si sono distribuiti in modo omogeneo tra Nord, Centro e Sud Italia, con il 40,5% dei casi avvenuti nelle regioni settentrionali, il 19% al Centro e il 40,5% al Sud e nelle Isole. Ciò che colpisce è che molti di questi crolli erano prevedibili, poiché preceduti da segnali di deterioramento non adeguatamente considerati.

Oltre ai crolli, la sicurezza degli edifici scolastici è compromessa dalla mancanza di certificati essenziali, come quello di agibilità (59,16%) e il certificato di prevenzione incendi (57,68%). Il 41,50% delle scuole non è mai stato sottoposto a collaudo statico, un passaggio cruciale per garantire la sicurezza strutturale. Considerando che oltre 17.000 edifici scolastici si trovano in aree a rischio sismico elevato, la mancanza di interventi adeguati diventa una minaccia non solo per l’integrità degli edifici, ma anche per la sicurezza di chi li frequenta.

Alunni ed insegnante durante una lezione (Pixabay)
Alunni ed insegnante durante una lezione (Pixabay FOTO) – www.buildingcue.it

Ritardi nei lavori e barriere architettoniche

Nonostante il XII Rapporto di Cittadinanzattiva evidenzi alcuni progressi nei lavori di adeguamento sismico, solo il 3% degli edifici scolastici ha beneficiato di interventi strutturali mirati. Inoltre, solo l’11,4% degli edifici è stato progettato secondo le recenti normative antisismiche, numeri decisamente bassi rispetto alle esigenze reali. Questo ritardo cronico nell’adeguamento delle scuole, soprattutto in un Paese sismicamente attivo come l’Italia, continua a esporre studenti e personale a rischi elevati.

A complicare ulteriormente il quadro, le scuole italiane affrontano anche problemi legati all’accessibilità. Le barriere architettoniche rappresentano un ostacolo per molti studenti con disabilità: solo il 40% degli edifici scolastici è accessibile. Nonostante i fondi previsti dal PNRR per migliorare l’accessibilità, gli interventi effettuati finora sono stati limitati e insufficienti, con solo l’11% delle scuole che ha intrapreso lavori specifici nell’ultimo anno. Garantire ambienti sicuri, inclusivi e accessibili dovrebbe essere una priorità per il sistema educativo italiano.