Insediato da pochi giorni, il neo ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha già effettuato due importanti interventi nell’ambito dell’edilizia scolastica. Il primo intervento è il documento “Idee e proposte per una scuola che guarda al futuro”. Esso è il rapporto finale del Comitato di esperti istituito per la riapertura delle scuole dopo la sospensione causata dalla pandemia di Covid-19. Di questo documento, un intero capitolo è dedicato all’edilizia scolastica. Per quanto riguarda il secondo intervento, si tratta della realizzazione della piattaforma Open Edilizia. Uno spazio dedicato all’edilizia scolastica che permetterà di consultare i dati di monitoraggio dei fondi erogati dal Ministero.
Il Comitato, incaricato dal precedente ministro, Lucia Azzolina, è composto da 18 esperti, fra cui proprio Bianchi, per avanzare idee e proposte inerenti alle modalità di riapertura della scuola, dopo la sospensione determinata dal Coronavirus.
Al momento della firma del report in questione, il Comitato era coordinato proprio dall’attuale ministro Bianchi. Il fine ultimo di questo Comitato era formulare idee e proposte sui possibili sviluppi successivi alla riapertura. Ci si riferiva in particolare proprio all’edilizia scolastica, oltre che all’utilizzo delle tecnologie digitali, alla formazione e del reclutamento dei docenti, al sistema integrato 0-6 anni. Per realizzare questi intenti il Comitato aveva avviato una riflessione sullo stato della scuola italiana e contestualmente sentito in audizione diversi attori.
Il quarto capitolo del rapporto finale del Comitato è intitolato “L’architettura scolastica e nuovi ambienti di apprendimento”. La volontà di tale capitolo, a detta degli esperti, è quella di superare le “gabbie del Novecento”. La volontà del team di esperti è quella di ripensare completamente l’ambinete scolastico, riprogettandolo in funzione degli schemi educativi della scuola contemporanea.
In particolare, bisogna superare l’immagine dell’aula come spazio chiuso e obbligato. Bisogna ragionare su architetture più flessibili e tali da rispondere a bisogni educativi che possono mutare nel tempo. Ciò comporta un impegno di lungo periodo con un piano per la messa in sicurezza e l’innovazione del patrimonio scolastico italiano.
Il nuovo modo di concepire l’edilizia scolastica deve essere fortemente inclusivo, più aperto alle opportunità educative e sociali del territorio. Deve assicurare un servizio alle comunità locali e garantire una didattica più flessibile e personalizzata. L’unico modo per raggiungere questo obiettivo è uscire dai vincoli del gruppo classe e della classe intesa come unità solo “amministrativa”. Il fine deve essere quello di offrie una formazione che permetta a tutti gli alunni di raggiungere gli stessi traguardi formativi, pur partendo da situazioni talora molto differenziate.
Alla luce di queste osservazioni, il Comitato propone un apposito “Piano nazionale di architettura scolastica”. Esso è pensato come un intervento strutturato su ampia scala e su base poliennale. In più, il progetto è ispirato ai criteri di sostenibilità ambientale, sicurezza igienico/sanitaria e flessibilità didattica.
Tale portale informatico è totalmente dedicato all’edilizia scolastica. Esso è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione e permette di consultare i dati di monitoraggio dei fondi erogati dallo stesso Ministero, il numero e la tipologia di interventi finanziati e il loro stato di avanzamento. Inltre, possibile cercare i finanziamenti anche per singolo istituto scolastico, verificare quante risorse sono state stanziate per l’edilizia nel proprio Comune.
Tale piattaforma, consente dunque di monitorare, in tempo reale, lo stato di avanzamento delle opere e la tipologia degli interventi realizzati sul fronte dell’edilizia scolastica attraverso i finanziamenti concessi dal Mise.