10 libri di ingegneria e architettura per affrontare la quarantena
L’Italia è ufficialmente zona rossa e la quarantena è ormai iniziata da qualche giorno. Molte persone sono in preda alla noia, alla ricerca di qualcosa da fare. C’è chi ha ormai quasi completato tutte le serie su Netfix, chi si è dato alla cucina e chi alla musica. Naturalmente c’è chi si è dato alla lettura. Ma quale periodo migliore, se non questo di forzata quarantena, per recuperare libri di architettura o ingegneria che spesso non abbiamo tempo di leggere?
Noi di BuildingCuE vi proponiamo dieci affascinati letture, per tutti gli amanti dell’architettura e dell’ingegneria. Abbiamo già dispensato qualche idea per i regali di Natale (proprio qui), ma non ci dimentichiamo di voi, nostri lettori, anche in questo momento. Ecco quindi i nostri consigli.
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Atlantide. Viaggio alla ricerca della bellezza – Carlo e Renzo Piano
Fra i primi libri di architettura e ingegneria che vi proponiamo, c’è il libro di Carlo e Renzo Piano. Racconta di un viaggio da Genova ad Itaca, alla ricerca della città perfetta e una riflessione sul senso del costruire. Questo viaggio parte dal porto di Genova, sul finir dell’estate, a pochi passi dallo studio di Punta Nave, con Renzo Piano e suo figlio Carlo protagonisti. A guidarli è un desiderio ancestrale, come molti esploratori prima di loro: salpare e prendere il largo alla ricerca di Atlantide.
Perché Atlantide? Semplice. Essa rappresenta la metropoli perfetta. Bella, preziosa, ma al contempo inafferrabile. In questo viaggio, Renzo Piano riscopre i luoghi in cui ha costruito le sue opere, tasselli nella ricerca infinita e necessaria della perfezione. Naviga con suo figlio nel mezzo del Pacifico, sulle rive del Tamigi e della Senna, raggiunge Atene, il Golden Gate Park di San Francisco e la Baia di Osaka. Cercando la bellezza, trova l’imperfezione che ogni progetto porta con sé. Allora non resta che continuare il viaggio.
Le città invisibili – Italo Calvino
Romanzo di Italo Calvino, pubblicato nel 1972, in cui l’autore ricorre alla tecnica della letteratura combinatoria. Questa è un gioco letterario, fatto dall’autore e applicato alla struttura del romanzo. Ogni capitolo è introdotto e chiuso da un corsivo tra Marco Polo e Kublai Khan, un dialogo che ne forma la cornice. L’opera, finalista del Premio Nebula del 1975, vuol fortemente giocare con il lettore.
Essa è divisa in 9 capitoli, ma c’è un’ulteriore divisione interna: ognuna delle 55 città è divisa in base a una categoria, 11 in totale, dalle “città e la memoria” alle “città nascoste”. Il lettore ha quindi la possibilità di “giocare” con la struttura dell’opera, scegliendo di seguire un raggruppamento o un altro, la divisione in capitoli o in categorie, o semplicemente saltando da una descrizione di città a un’altra. Calvino stesso ha affermato, in una conferenza del 1983 alla Columbia University a New York, che non c’è una sola fine delle Città invisibili perché “questo libro è fatto a poliedro, e di conclusioni ne ha un po’ dappertutto, scritte lungo tutti i suoi spigoli”.
Paesaggio costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile – Salvatore Settis
L’opera di Salvatore Settis vede come protagonista l’Italia, vista come un paesaggio fortemente malato, devastato impunemente ogni giorno, sotto gli occhi di tutti, per il profitto di pochi. L’autore prova a dare una diagnosi a questo morbo che affetta la penisola, facendo una cruda ma quanto mai veritiera analisi. Egli analizza il baratro che separa i principi di tutela del territorio, sanciti dalla Costituzione, dal degrado dello spazio che abitiamo. L’indagine di Settis risale alle radici etiche e giuridiche del saccheggio del Bel Paese, per reagire e fare “mente locale” contro speculazioni, colpevole apatia e conflitti tra poteri. Una necessaria manifestazione di civiltà, per non sentirci fuori luogo nello spazio in cui viviamo. E per evitare che il cemento soffochi anche il nostro futuro.
Verso una architettura – Le Corbusier
Proponiamo anche un grande classico, fra i libri di ingegneria ed architettura. Con questo libro, pubblicato nel 1923, Le Corbusier avviò il suo irruente dialogo con il pubblico e gli architetti destinato a svilupparsi nei successivi quarant’anni in innumerevoli pubblicazioni e in opere costruite e progettate tra le più importanti dell’architettura moderna. Era il primo testo dell’Esprit Nuveau, in cui l’archistar enuncia i fondamenti di una teoria architettonica di straordinaria modernità e singolare forza innovativa, costituisce uno dei maggiori documenti della cultura parigina ed europea di quegli anni. Un libro che non ha bisogno di presentazioni.
Architettura al presente – Fabrizio Toppetti
La modernità può ancora essere una chiave interpretativa utile “per comprendere il nostro presente e orientare il nostro agire”? E, viceversa, le peculiari condizioni della contemporaneità (lo schiacciamento sul presente simultaneo, la crisi come contesto non solo economico) possono gettare nuova luce, ridefinire i connotati del disegno del moderno? Proprio sulla base di queste relazioni s’interroga Toppetti in Architettura al presente, che sistematizza una lunga serie di scritti da lui pubblicati nell’ultimo decennio.
Zaha Hadid. Nessun limite all’invenzione – Flavio Levi
Libro basato su Zaha Hadid e la sua visione architettonica geniale, nonchè la sua incrollabile pervicacia nel realizzarla. Nel 1994, dopo oltre 10 anni di soli meravigliosi dipinti, vinse il concorso per il Teatro dell’Opera di Cardiff, ma l’incarico le venne vergognosamente scippato e lei reagì dichiarando: “Siamo stati trattati male, ma non ci volevano, in realtà non volevano il progetto di una donna, per di più straniera”. Dodici anni dopo, nel 2006, sommersa dalle richieste dei clienti, a chi le chiedeva perché non rinunciasse a qualcuna di esse, rispose: “Per così tanto tempo siamo stati senza lavoro, che non ho ancora perso l’abitudine di dire sì ad ogni domanda”.
L’Arcadia è una terra straniera. Gli architetti tedeschi e il mito dell’Italia nell’Ottocento – Andrea Maglio
I viaggi in Italia nel corso dell’Ottocento hanno caratteristiche particolari, mossi dal loro fine culturale ma anche da un aspetto formativo o dalla ricerca di modelli per progetti da realizzare nei paesi d’origine. L’opera si sofferma sul forte legame stretto fra gli artisti ed architetti tedeschi con il Belpaese, proprio perché l’architettura ottocentesca in Germania trova nella tradizione italiana una costante fonte d’ispirazione.
Tecniche e architettura – Andrea Campioli e Monica Lavagna
Fra i libri che trattano sia di architettura che di ingegneria c’è Tecniche e architettura. Libro rivolto a tutti coloro che intendono approfondire quell’insieme di conoscenze relative ai materiali, alle tecniche e al modo con il quale esse si articolano all’interno del processo di progettazione e costruzione di un edificio, ricomprese nella disciplina della Tecnologia dell’architettura. Il libro vuole restituire uno scenario sufficientemente significativo delle risorse oggi a disposizione del progettista.
Labics – Structures: A System of Relations
La monografia curata da Stefano Casciani per Park Books ricostruisce l’esperienza e la “filosofia” di uno dei principali studi di architettura attivi in Italia. Foto e disegni affiancano un’intervista al duo e quattro saggi tematici. Ciascuno di questi esplora diverse declinazioni del concetto Structures, con cinquanta modelli architettonici esposti, visitabile al MAXXI di Roma.
Elemental: The Architecture of Alejandro Aravena-Alejandro Aravena, Gonzalo Arteaga, Juan Cerda, Victor Oddó e Diego Torres
Balzato agli onori della cronaca internazionale nel 2016, quando il suo fondatore ha sia diretto la 14esima Mostra Internazionale di Architettura, sia vinto il Pritzker Prize, lo studio cileno Elemental si racconta in questa monografia. L’attività di questa singolare realtà viene indagata attraverso un repertorio fotografico d’autore, disegni e schizzi estratti dal notebook personale di Aravena.
Queste sono le nostre proposte di libri di architettura e ingegneria. Ora a voi la scelta!