Life Cycle Assessment: l’edilizia diventa sempre più sostenibile

L’edilizia ha subito notevoli cambiamenti nel corso degli anni, partendo dalle tecnologie costruttive fino ad arrivare all’utilizzo dei materiali sempre più performanti ma anche sempre meno inquinanti.

Soffermiamoci principalmente sull’utilizzo dei materiali; rappresentano una parte fondamentale dell’involucro edilizio sicuramente perché con le loro prestazioni meccaniche devono supportare l’intera struttura per tutto il corso della sua vita;ormai però essi assumono sempre più un ruolo ambientale, uno sguardo quindi all’impatto che questi materiali hanno con il contesto circostante. In realtà, in questo caso, con impatto ambientale si intende una visione davvero generale e ampia.

Questo studio analitico sui materiali che abbiamo accennato poco fa, è possibile effettuarlo tramite alcuni strumenti di analisi tecnico-ingegneristici come ad esempio l’LCA o meglio noto come “Life Cycle Assessment”. Questa analisi tecnica che si può tradurre letteralmente come “Valutazione del ciclo di vita” ha come obiettivo valutare gli impatti ambientali del materiale da costruzione analizzando l’intero processo di vita dello stesso, quindi partendo dalla fase di estrazione e produzione del materiale, passando per la fase di utilizzo, fino ad arrivare alla fase di riuso e riciclaggio.

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Questo processo è normato secondo la ISO 14040 e si propone di migliorare l’impatto che le abitazioni che ci circondano hanno su di noi e sulla nostra salute, considerando ad esempio la grande quantità di energia primaria impiegata; quest’ultimo è un aspetto molto importante in quanto è noto che il settore delle costruzioni sia responsabile di una grande parte delle emissioni dei gas serra nell’ambiente. Ponendo una maggiore attenzione in questo senso, si potranno adottare materiali sempre più sostenibili, spostando il mondo dell’edilizia verso una concezione più consapevole e sostenibile.

Il processo LCA quindi vuole offrire una visione totale sui materiali che il progettista sceglierà di utilizzare, soffermandosi soprattutto su informazioni oggettive di carattere energetico – ambientale. Quindi a partire dall’utilizzo di materiali da fonti rinnovabili fino ad arrivare all’impatto che gli stessi hanno durante tutto il ciclo di vita del fabbricato, fino ad arrivare allo studio dell’impatto che gli stessi materiali hanno con la dismissione della struttura e del materiale, fase ultima della vita del prodotto ma non per questo meno importante.

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Luca Quarato