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L’intelligenza artificiale migliora ponti e strade: meno costi, più resistenza

Ponti e strade (Depositphotos foto)

Ponti e strade (Depositphotos foto) - www.buildingcue.it

L’intelligenza artificiale sta trasformando il settore delle infrastrutture, ottimizzando la manutenzione di strade e ponti.

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale sta cambiando le carte in tavola in un sacco di settori, e le infrastrutture non fanno eccezione. Mantenere strade e ponti in buone condizioni è una sfida continua per le amministrazioni, che devono far quadrare i conti tra spese di costruzione, durata delle opere e impatto ambientale. Ma grazie alle nuove tecnologie, le cose stanno prendendo una piega decisamente interessante, con soluzioni che promettono di rendere le infrastrutture più resistenti e sostenibili senza far lievitare i costi.

Uno dei problemi più grossi quando si parla di strade e ponti è che si rovinano in fretta. Il traffico intenso, le condizioni climatiche e il normale deterioramento nel tempo portano alla formazione di buche, crepe e altri danni che, se non riparati subito, diventano sempre più costosi da sistemare. Qui entra in gioco l’AI, che permette di monitorare e prevedere l’usura con una precisione impensabile fino a pochi anni fa. In pratica, invece di aspettare che il problema diventi evidente (e quindi costoso da risolvere), si può agire in anticipo e prevenire danni peggiori.

Ma non è solo questione di capire quando intervenire. Anche i materiali con cui vengono costruite le strade stanno cambiando. Gli ingegneri stanno lavorando su nuove miscele di asfalto e calcestruzzo, usando materiali riciclati e alternative più ecologiche. L’idea è semplice: realizzare superfici più resistenti che durino di più e richiedano meno manutenzione nel tempo. Non è solo un vantaggio economico, ma anche ambientale, perché significa usare meno risorse e ridurre l’inquinamento legato alla produzione di materiali da costruzione.

E poi c’è il discorso del traffico e della sicurezza. Oggi, grazie agli algoritmi di machine learning, si possono prevedere ingorghi e congestioni, suggerendo percorsi alternativi per rendere gli spostamenti più fluidi. Inoltre, con sistemi avanzati di monitoraggio, è possibile controllare la stabilità di ponti e strutture, individuando eventuali anomalie prima che diventino un problema serio. Insomma, l’AI non si limita a migliorare la qualità dei materiali, ma rende anche la gestione delle infrastrutture più intelligente ed efficiente.

Nuove soluzioni per infrastrutture più intelligenti

Un team di ricerca dell’Università del Mississippi, guidato dal professor Ali Behnood, sta studiando da più di dieci anni come l’intelligenza artificiale possa rendere le infrastrutture più sostenibili. In particolare, stanno testando materiali innovativi come l’asfalto riciclato, cercando di capire quanto sia resistente all’umidità e agli agenti atmosferici. In uno degli studi più recenti, Behnood e il dottorando Abolfazl Afshin hanno sperimentato quattro diversi algoritmi di AI, ottenendo risultati sorprendenti: questi sistemi possono prevedere con altissima precisione il degrado delle superfici stradali.

L’acqua è uno dei peggiori nemici dell’asfalto. Quando penetra nei materiali, rompe i legami interni e rende la superficie più fragile. Questo significa più crepe, più buche e più problemi. Grazie all’intelligenza artificiale, invece, è possibile ottimizzare la scelta dei materiali per ridurre questi danni e aumentare la durata delle strade. E il risparmio economico potrebbe essere enorme: solo nel 2021, gli Stati Uniti hanno speso più di 206 miliardi di dollari per la manutenzione stradale, mentre il backlog delle riparazioni necessarie per ponti e strade ha superato il trilione di dollari. Ridurre questi costi significherebbe liberare risorse per altre infrastrutture e migliorare la qualità della vita di milioni di persone.

Ponti e strade in costruzione (Depositphotos foto)
Ponti e strade in costruzione (Depositphotos foto) – www.buildingcue.it

Infrastrutture più sicure e sostenibili grazie all’AI

Ma i vantaggi dell’AI non si fermano qui. Oltre a migliorare i materiali e a prevedere il degrado delle strade, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche altri aspetti delle infrastrutture. Ad esempio, i sistemi predittivi possono essere utilizzati per monitorare lo stato di ponti, gallerie e ferrovie, segnalando tempestivamente qualsiasi anomalia. Un’innovazione che potrebbe evitare disastri e garantire maggiore sicurezza a chi utilizza queste strutture ogni giorno.

E poi c’è un’altra applicazione fondamentale: la gestione delle emergenze. In caso di disastri naturali, l’AI può analizzare in tempo reale la situazione del traffico e suggerire i percorsi di evacuazione più sicuri ed efficienti. Questo potrebbe fare la differenza tra una fuga ordinata e il caos totale. Insomma, le tecnologie sviluppate dal team di Behnood non sono solo teoria: possono essere applicate subito, sia nel settore pubblico che in quello privato. Se adottate su larga scala, queste innovazioni potrebbero cambiare il modo in cui progettiamo, costruiamo e manteniamo le nostre infrastrutture, rendendole finalmente più resistenti, intelligenti e sostenibili.