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Livorno o Grosseto? Piombino alla ricerca della sua casa amministrativa

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Piombino, come cambia l'affiliazione della città (Depositphotos Foto) - www.buildingcue.it

Piombino alla ricerca della sua identità: addio Livorno, benvenuta Grosseto?

Piombino è pronta a riscrivere la propria storia amministrativa. Il sindaco Francesco Ferrari ha avviato l’iter per spostare il comune dalla provincia di Livorno a quella di Grosseto, una scelta che potrebbe trasformare il panorama politico ed economico della Toscana. Ma è davvero solo una questione burocratica, o dietro questa decisione si nasconde un senso più profondo di appartenenza territoriale?

Situata sulla costa tirrenica, Piombino si trova a metà strada tra Livorno e Grosseto: 86 chilometri la separano dal capoluogo attuale, mentre sono circa 75 quelli che la dividono dalla Maremma. Il suo porto è una porta strategica verso l’Elba, la Sardegna e la Corsica, ma la città è anche un punto nevralgico per l’industria siderurgica e la raffinazione. Negli ultimi anni, però, ha vissuto un periodo di incertezza, tra il declino delle acciaierie e le polemiche sul rigassificatore installato nel porto.

Il dibattito sul cambio di provincia non è nuovo. Già nel 2011 si parlò di un riassetto amministrativo che avrebbe coinvolto non solo Piombino, ma anche Siena e Arezzo. All’epoca l’idea sfumò senza lasciare traccia, ma oggi il vento è cambiato. L’attuale giunta di centrodestra è determinata a portare avanti il progetto, convinta che Piombino abbia più affinità con Grosseto che con Livorno.

Ma cosa significa, in concreto, questo spostamento? Secondo il sindaco Ferrari, la collocazione attuale è frutto di una divisione burocratica priva di reali fondamenta storiche e culturali. La Maremma, sostiene, rappresenta meglio l’identità di Piombino, sia per vicinanza geografica che per mentalità e tradizioni. Non si tratterebbe solo di un cambio di sigla nei documenti ufficiali, ma di un’opportunità per dare più voce e peso alla città.

Conseguenze significative

Tuttavia, le conseguenze potrebbero essere significative. Piombino è un punto di riferimento economico per la Toscana, e il suo porto fa parte dell’Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, insieme a quello di Livorno. Se la città passasse sotto Grosseto, si ridisegnerebbero equilibri e risorse, modificando i rapporti di forza tra le province.

Non tutti, però, vedono questa operazione come un passo avanti. Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha liquidato la questione con sarcasmo, paragonandola a una partita di Risiko e definendola una mossa avventata. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha invece preferito mantenere una posizione più diplomatica, ribadendo che saranno i cittadini a decidere il destino della loro città.

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Piombino, come cambia l’affiliazione della città (Depositphotos Foto) – www.buildingcue.it

Consiglio comunale: si procede?

Ora la palla passa al consiglio comunale, che dovrà dare il via libera definitivo al referendum. Se i piombinesi approveranno il passaggio a Grosseto, Piombino potrebbe diventare protagonista di un raro caso di ridisegno provinciale in Italia.

Di fronte a questo bivio, la città è chiamata a una scelta che va oltre la politica: rimanere legata al passato o tracciare un nuovo percorso, alla ricerca di una collocazione più coerente con la propria anima.