Anche se ultimamente il Chelsea, una delle più importanti squadre inglesi e di Londra, non sta vivendo ottimi momenti nella Premier League, per il suo ricco presidente russo Roman Abramovich è importante guardare con ottimismo al futuro. Ed è per questo che nei giorni scorsi è stato svelato il progetto definitivo del nuovo stadio del Chelsea, un futuristico impianto da 60.000 posti affidato agli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, già famosi per la costruzione di diversi stadi in giro per il mondo, come l’Allianz Arena di Monaco e il National Stadium di Pechino.
Ci sono voluti 160 documenti e disegni e molti anni per poter convincere il comune di Londra all’abbattimento e al restauro dell’attuale casa del Chelsea, lo storico Stamford Bridge, costruito nel lontano 1876 e restaurato solamente negli anni ’90.
Il tira e molla con il comune e soprattutto con la municipalità di Hammersmith e Fulham è stato intenso in questi anni; la disputa è stata causata sia dall’importanza del luogo dove sorge l’attuale stadio, zona nevralgica dell’est di Londra, che non sarebbe stata in grado di supportare una imponente ristrutturazione, sia anche a causa della scarsità di altre soluzioni in altre zone della città non lontane dai quartieri di Chelsea e di Fulham.
Il nuovo stadio avrà una capienza di 60.000 posti tutti a sedere, incrementando di molto l’attuale capacità dello Stamford Bridge che è di 41.600 posti. A causa degli stretti spazi che circondano lo stadio, è stato impossibile per i progettisti cercare di ampliarlo di più, ma con la seduta prevista arriverà ad essere lo stadio più capiente di Londra insieme all’Emirates Stadium.
I costi del progetto si aggirano intorno ai 700 milioni di euro, cifra irrisoria per il patron Abramovich, e sarà supervisionato oltre che dagli stessi Herzog & de Meuron anche dalla ditta di demolizione inglese Keltbray.
Dal punto di vista strutturale, quello che salta subito all’occhio sono i 264 pilastri in mattoni che compongono la struttura portante dello stadio, spezzati da ampie vetrate e metallo decorativo che produce un effetto argentato che rimanda alle cattedrali gotiche, tema seguito dagli architetti soprattutto nella zona perimetrale, formata da archi rampanti e costoloni. Contrafforti primari si alternano a contrafforti secondari per poi trasformarsi in travi d’acciaio che reggono la vera e propria struttura dello stadio anch’essa in acciaio.
Tra il campo di gioco e l’esterno dello stadio è presente una zona intermedia che si estende per 5 piani in altezza e per 3 piani sotto terra, una soluzione che rimanda molto al Colosseo e che permette agli spettatoti di raggiungere comodamente il proprio settore senza dover affrontare ripide scalinate, il tutto perfettamente a vista grazie a pannelli di vetro opaco inseriti tra i contrafforti.
Per quanto riguarda il trasporto, sarà sfruttata l’attuale uscita della stazione di Fulham Broadway che sarà ampliata sotto terra fino in prossimità dello stadio, senza andare ad intaccare la District Line e la Fulham Road.
Per il momento i tempi sono lunghi e le consultazioni sono aperte fino al prossimo 8 gennaio, quando i progetti saranno esaminati dal distretto londinese di Hammersmith and Fulham. Se venissero concessi tutti i permessi, i lavori inizierebbero alla fine della stagione con l’ampliamento dell’uscita della metropolitana. La prossima stagione verrebbero demoliti lo Stamford Bridge Hotel, i bar e i ristoranti e successivamente toccherà al club abbandonare lo stadio nel Maggio 2017, per permettere l’inizio delle demolizioni che andranno da Giugno 2017 a Settembre 2018. Dopodiché toccherà allo scavo delle prime fondazioni, per poi iniziare il lavoro di costruzione vero e proprio che dovrebbe terminare nell’Agosto del 2020. Ma trattandosi di lavori inglesi, saranno sicuramente puntuali.