Siamo abituati a vedere metropoli con uno skyline sempre più alto e questo sicuramente gioca a svantaggio dell’illuminazione naturale dell’ambiente urbano. Sembra impossibile, ma c’è un team di architetti che non la pensa proprio così. Infatti, il team internazionale di architettura NBBJ ha studiato un metodo per ridurre l’ombra a terra dei grattacieli. Com’è possibile? La loro idea si basa sulla collaborazione di due grattacieli; il concetto è che il sole battendo su un grattacielo rifletta la luce a terra eliminando l’ombra di un altro grattacielo. Facile a dirsi, forse un po’ più difficile da realizzare.
La difficoltà sta nel considerare tutte le variabili che entrano in gioco; la più importante è la variazione di posizione del sole durante la giornata. Altre incertezze sono date ad esempio dalla dimensione degli uffici e dalla distanza fra i due grattacieli in questione. Per risolvere questo problema, si sono affidati alla tecnologia informatica. E’ stato elaborato un algoritmo che tenesse in considerazione tutte le variabili presenti, e che quindi consigliasse ai progettisti la migliore forma possibile che l’edificio doveva assumere, per riflettere il maggior quantitativo di luce a terra. Alla fine delle loro analisi, sono riusciti a realizzare un progetto che diminuisse del 60% l’ombra proiettata a terra del grattacielo, un risultato sicuramente positivo.
D’altro canto ci sono alcuni aspetti negativi non trascurabili: il grattacielo che ha il compito di riflettere la luce, è vero che diminuisce l’ombra a terra dell’altro grattacielo, ma allo stesso tempo forma una nuova ombra. Servirebbe quindi un altro edificio che svolga la stessa funzione del precedente. In sintesi questa idea funziona per un sistema “chiuso”, formato quindi da due edifici. Potrebbe quindi funzionare bene per una zona specifica della città: estenderlo all’intera città diventerebbe molto complicato. Un altro limite non da sottovalutare è il calore che si genera ai piedi del grattacielo, a causa della continua riflessione dei raggi solari sulla parete del grattacielo. Si è già avuto un problema simile in passato, dopo aver costruito il grattacielo “Walkie Talkie” a Londra. Infatti, la forma leggermente concava della facciata, avrebbe causato una riflessione talmente alta di radiazioni solari a terra, tali da portare a danneggiare alcune auto situate ai piedi del grattacielo, deformate a causa dall’eccessivo calore.
In conclusione, diciamo che questa sicuramente rappresenta un’idea innovativa, che apporterebbe un miglioramento nelle nostre città, ma che ha ancora qualche limite. Quindi la nostra speranza è che i progettisti di tutto il mondo prendano spunto dal team di architetti londinesi per perfezionare questo sistema e renderlo completamente funzionante. Il progetto in questione prevede la costruzione di due edifici nel quartiere di Greenwich, a Londra. Gli studiosi affermano però che basterebbe cambiare i dati di partenza per trasferire quest’idea anche in altre parti del mondo, soprattutto nelle grandi città, dove le poche aree verdi in alcuni casi rischiano di essere coperte totalmente dall’ombra dei grandi edifici.