La piattaforma indipendente Europa Risorse l’ha voluto ed un fondo gestito da PineBridge Benson Elliot l’ha finanziato. Il progetto si basa su un investimento di ben 300 milioni di euro. Sorgerà a Milano, accanto a parco Lambro, l’edificio, che si ispira all’architettura biofilica, firmato dall’architetto giapponese Kengo Kuma. Il progetto, firmato da Kengo Kuma ed Associates per Europa Risorse, si chiamerà “Welcome, feeling at work”. La sua realizzazione è prevista entro il 2024.
A pochi anni di distanza dall’apertura al pubblico del V&A Museum of Design Dundee, nel Regno Unito. Dall’ancor più recente inaugurazione dell’OMM in Turchia, il team guidato da Kuma si appresta a lavorare in Italia. L’ufficio che sorgerà a Milano sarà un complesso direzionale. Esso sarà emblema di sostenibilità: zero emissioni CO2, energie rinnovabili, controllo dei consumi, recupero dell’acqua, con il verde come parte integrante dell’architettura. Il legno sarà il componente principale della struttura. L’ufficio biofilico del futuro è stato presentato dall’ingegner Antonio Napoleone alla Triennale di Milano.
Definisce il prossimo ufficio che si realizzerà a Milano come un concept studiato per diventare un esempio di architettura organica. Esso sarà capace di coniugare il benessere delle persone con quello del pianeta.
Concluso il cantiere, la struttura metterà a disposizione della città nuovi spazi per il lavoro. La volontà è invertire la rotta rispetto agli scenari attuali e di rilanciare della dimensione lavorativa extradomestica. Welcome offrirà uffici, spazi di co-working e per incontri di lavoro (quando sarà possibile) e un auditorium. Questi ambienti saranno tutti concepiti per far sentire chi li occuperà “in simbiosi e a contatto con la natura”. Al suo interno includerà un’area commerciale, provvista anche di ristoranti, un supermercato, un’area wellness, spazi destinati a mostre ed eventi temporanei.
L’architetto, partner di Kengo Kuma and Associates, Yuki Ikeguchi designer di Welcome, feeling at work, si è espresso in merito alla struttura che nascerà:
Sarà l’avvio di una nuova era in cui l’architettura green interviene per ridefinire l’orizzonte urbano, incrementare la qualità dello spazio cittadino e migliorare le attività pubbliche dell’area. Gli elementi naturali nell’architettura, come vegetazione, luce, aria e legno stimolano i sensi e fanno la differenza sul posto di lavoro, sullo stile di vita e migliorano la salute fisica e mentale, oltre che la produttività
Il progetto prevede l’uso di elementi organici e naturali che stimolano i sensi e assecondano la tendenza a trovare comfort e ispirazione nei contesti naturali. Lo spazio architettonico completamente integrato con la vegetazione e realizzato in materiali organici. Gli elementi naturali nell’architettura, la vegetazione, la luce, l’aria ed il legno stimolano i sensi e fanno la differenza sul posto di lavoro, sullo stile di vita e migliorano la salute fisica e mentale, oltre che la produttività.
La struttura non seguirà la tradizionale verticalità degli edfici per uffici, anzi, sarà sviluppato totalmente in orizzontale, organicamente al contesto in cui si inserisce. Tale scelta suggerisce un’idea di espansione del complesso verso il vicino Parco Lambro e, più in generale, una maggiore connessione con la stazione metro Crescenzago e della dismessa area industriale Rizzoli.
Per realizzare la struttura è previsto l’impiego del calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato; l’acciaio e il legno saranno usati nei volumi fuori terra. I sei corpi che lo compongono saranno tutti di altezze diverse. In fase compositiva, slittamenti e rotazioni hanno condotto verso la definizione un impianto scandito da vari cortili, che verranno in parte coperti da vetrate e, in altri casi, saranno aperti. In più, la vegetazione sarà prevalente in tutto l’interno della struttura. Poi verrà posizionata nel sistema di serre e di terrazze messo a punto.
Il cantiere è già partito, per cui l’edificio sarà presentato alla 17esima Mostra Internazionale di Architettura