Siamo tutti tristemente consapevoli dei livelli di inquinamento a cui sono soggette le grandi metropoli mondiali, soprattutto quelle cinesi, fulcro delle industrie di questo secolo. È ormai raro imbattersi in una foto di una città orientale in cui il soggetto sia un sole splendente o un cielo limpido; se siamo fortunati, al più una cartolina da una di queste città potrebbe mostrare una fitta e persistente cappa di inquinamento oppure delle persone che passeggiano munite di mascherine anti-smog. La firma dell’accordo sul clima di Parigi anche da parte di una super potenza come la Cina però potrebbe cercare di mettere fine o almeno di limitare le emissioni della città più popolosa del mondo, ovvero Shanghai.
Per farlo è in fase di progettazione la riqualificazione di un sito di 15 acri della città situati vicino il distretto dell’arte, l’M50, che attualmente ospita un parco pubblico, edifici antichi e palazzi del governo. In quest’area saranno realizzate nuove costruzioni in cui il soggetto principale sono le piante e gli alberi, seguendo quello che sta accadendo in giro per il mondo, come già scritto per il Bosco Verticale situato a Milano. Ma quelle che sorgeranno non saranno delle normali costruzioni: infatti l’M50 non è stato concepito come un normale complesso di edifici, ma come tanti fitti edifici che si dislocano a due diverse altezze a dare l’idea di due montagne di alberi in mezzo ai tanti grigi grattacieli. L’elemento più importante del progetto saranno le oltre 1000 colonne portanti che popoleranno questa zona, che invece di essere nascoste dietro le facciate degli edifici, saranno ben in vista emergendo dalla costruzione per sostenere piante ed alberi di ogni tipo. La particolarità di questo progetto si trova nel fatto che è nata prima l’idea di costruire le colonne portanti a diverse altezze, per poi unirle andando a progettare strutture regolari nello spazio per dare l’idea di una montagna in espansione, ottenendo un colpo d’occhio fantastico.
Oltre al verde l’assoluto protagonista è lo spazio, il ritrovato contatto tra l’uomo e l’esterno, attraverso la costruzione di oltre 400 tra terrazze e verande situate ad altezze diverse. Il tutto inserito nel contesto già presente sia del parco pubblico che sorgerà alla base delle due montagne, che farà da pendici naturali, sia del fiume Huangpu che scorre ad un lato del distretto artistico.
In questo spazio sorgeranno scuole, diversi luoghi di lavoro e di svago, piccoli negozi e spazi per la vita quotidiana, e ogni persona che li visiterà potrà forse respirare quell’aria che in Cina da molto tempo non si respira più.