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La maniglia che si igienizza da sola dopo ogni contatto

Alla fine di una lunga giornata fuori casa ognuno di noi è entrato in contatto con tantissimi oggetti potenzialmente portatori di batteri. Dalle maniglie degli autobus e della metro che usiamo per reggerci durante il tragitto, fino alle tante porte che apriamo durante i nostri spostamenti, una delle prime azioni che compiamo una volta tornati a casa è lavarci le mani, oltre anche a disinfettarle in ufficio o in università.

Seppur non possono essere paragonate a quelle dei luoghi pubblici, anche le maniglie delle porte della nostra casa potrebbero essere potenzialmente portatori di batteri. Poiché diventerebbe improponibile, nonché alla lunga inutile, lavarsi le mani ogni volta che cambiamo stanza, ecco che due studenti dell’Università di Hong Kong hanno progettato una maniglia che si igienizza da sola dopo ogni contatto. Un’idea geniale ma davvero molto semplice e facilmente applicabile, non solo ai nostri appartamenti, ma anche ai luoghi pubblici.

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Una maniglia che sfrutta i raggi UV

Questa speciale maniglia è stata ideata e realizzata da Sum Ming Wong e Kin Pong Li, due studenti cinesi dell’Università di Hong Kong, ed è nata come una delle possibili soluzioni ​​all’epidemia di sindrome respiratoria acuta grave (SARS), manifestatasi in Cina dai primi anni 2000. Sum e Kin descrivono la loro maniglia self-sanitising come un’alternativa più efficace agli attuali processi di pulizia a base chimica, dannosi per il corpo e spesso non altamente efficaci.

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La maniglia è composta da un tubo di vetro con tappi in alluminio ad ogni estremità, coperta da un rivestimento fotocatalitico realizzato con biossido di titanio, macinato in una polvere fine. Questo sottile rivestimento che circonda il tubo di vetro è in grado di decomporre i batteri attraverso una reazione chimica che viene attivata dalla luce UV.

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La maniglia è alimentata da un generatore interno, il quale converte l’energia cinetica generata dal frequente movimento di apertura e chiusura della porta in energia luminosa, mantenendo così la luce UV costantemente brillante. Questo principio di igienizzazione non è nuovo sul mercato: è presente ad esempio nelle borracce d’acqua LARQ, speciali contenitori con una luce UV nel coperchio in grado di eliminare fino al 99% dei batteri. E’ la prima volta però che questo sistema viene applicato alla igienizzazione delle maniglie e delle serrature, ed è proprio questo, insieme al suo design semplice e nuovo, che rende la maniglia self-cleaning una vera innovazione.

Il problema della SARS e il futuro del sistema

L’epidemia di SARS che si è manifestata nel 2003 ha infettato oltre 8.000 persone in tutto il mondo e causato oltre 700 morti, la maggior parte dei quali in Cina e Hong Kong. Non è però solo la SARS ad aver attirato l’attenzione sulla salute pubblica in questi paesi, ma anche altre infezioni che si possono trasmettere con il contatto, come la MERS, la afta epizootica e la Candida auris. Le maniglie delle porte pubbliche sono punti caldi per i batteri, in particolare in luoghi come i bagni, ed è proprio con l’obiettivo di migliorare l’igiene pubblica che Sum e Kin hanno ideato questa speciale maniglia.

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I primi test in laboratorio hanno permesso di dimostrare che questa tecnologia è in grado di distruggere circa il 99,8% dei microbi presenti sulle maniglie. In futuro l’obiettivo dei due studenti è di commercializzare il prodotto, soprattutto nei bagni pubblici di luoghi come centri commerciali, hotel, ospedali, dove vi è un rischio maggiore di diffondere l’infezione. In attesa di sviluppi concreti, questa tecnologia si è aggiudicata il James Dyson Awards 2019, importante premio internazionale che supporta studenti universitari e neo-laureati che abbiano un’idea concreta per risolvere un problema moderno.